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Coggiola, raccolta di firme contro migranti e progetto Sprar

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Domani sera nell’aula magna delle scuole medie la presentazione dell’iniziativa della minoranza consiliare

Altri migranti? No, grazie. Il gruppo consigliare “Noi a Coggiola” domani sera alle 21 organizza, nell’aula magna delle scuole medie, una serata di presentazione per avviare la raccolta firme per dire no all’arrivo di profughi nel territorio e per opporsi al progetto di accoglienza Sprar avviato dal Comune. Duro il volantino diffuso in paese dalla minoranza. «La situazione fallimentare dei centri di accoglienza non è servita a far capire a prefettura e sindaci che la situazione sta fuggendo di mano. Un’accoglienza come quella che stiamo vivendo non è seria, nè per noi residenti, nè per i migranti». Per questo motivo il gruppo ha deciso di dire no al progetto di accoglienza. Domani sarà presentata alla popolazione l’iniziativa che punta a raccogliere firme da presentare poi in Comune e in prefettura. Questo anche perché il Comune di Coggiola insieme a quello di Pray ha avviato le pratiche per il progetto di accoglienza Sprar, i primi documenti sono stati approvati dalle rispettive amministrazioni comunali.

Il sistema Sprar (Sistema protezione richiedenti asilo) punta ad affidare ai Comuni la gestione diretta dei migranti, avvalendosi chiaramente di operatori del settore, in modo che siano le amministrazioni ad avere il “pallino in mano” e a occuparsi direttamente della questione, il tutto nell’ottica di arrivare a non avere grandi centri di accoglienza, ma di pianificare una migliore distribuzione per limitare le presenze su singoli territori. Ma su questo progetto ha già fatto marcia indietro Portula, che era stato coinvolto in un primo momento. «Partecipare al bando Sprar non vuole dire ottenere la chiusura dell’attuale centro di accoglienza straordinaria – aveva spiegato il sindaco Fabrizio Calcia Ros -. Quindi di fronte alla mancanza di garanzie abbiamo deciso di non procedere. Non ha senso». A Granero poi ci sono già 35 richiedenti asilo.

A Coggiola oltre allo Sprar potrebbe poi aprire breve anche un Cas (Centro di accoglienza straordinaria) gestiti dalla cooperativa sociale “I colori del sorriso” di Arborio che ha già affittato tre appartamenti nello stabile di fronte alla chiesa; nelle settimane scorse i locali sono stati sistemati con l’arrivo di letti, materassi e di una stufa a pellet. Un via vai che non è passato inosservato. La cooperativa si è però classificata all’ultimo posto della graduatoria del bando indetto dalla Prefettura di Biella, quindi non è certo l’arrivo di nuovi migranti; prima dovranno infatti essere occupati gli altri centri di accoglienza della Provincia. Si parla allora di tempi non immediati anche se è innegabile che la cooperativa si stia attrezzando per aprire questo nuovo polo.

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