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L’opposizione di Rassa: «La centrale? Uno sfegio per il paese»

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La questione è tornata alla ribalta 

Non si placano le polemiche sulla costruzione di una centralina idroelettrica sul torrente Sorba a Rassa. Dopo l’assegnazione della bandiera nera di Legambiente tra i contrari si schierano anche Paolo Paglino e Pietro Gilardone, che nel paese dei “Tremendi” sono consiglieri di minoranza, «e non parliamo solo per noi – dicono -, ma a nome di tutti coloro che questo impianto non lo vogliono. L’assegnazione di una bandiera nera al Comune da parte di Legambiente è una punizione severa ma purtroppo giustificata, alla luce della gravità delle problematiche che il progetto portato avanti dall’amministrazione comunale comporta sotto gli aspetti paesaggistici e ambientali».

Il primo a rimetterci sarebbe lo stesso Sorba: «Le sue acque – proseguono i due consiglieri – sarebbero utilizzate per la captazione, ma il Sorba risulta essere uno dei pochissimi torrenti alpini ancora in condizioni di elevata naturalità. In caso di realizzazione della centrale, esso sarebbe privato di oltre la metà della sua portata naturale, con conseguenze disastrose per la fauna locale».

Per Paglino e Gilardone il progetto, nonostante le ultime modifiche lo rendano meno impattante per l’ambiente circostante, «prevede comunque un impianto idroelettrico di rilevanti dimensioni e solo in minima parte interrata spiegano -; la centrale sarebbe posizionata nel cuore stesso del paese, in una zona molto vicina alle abitazioni e prossima a edifici di valore storico e architettonico come il magnifico ponte settecentesco, creando un danno rilevante anche a livello estetico».

I due consiglieri fanno infine proprio l’appello del giornalista Fabio Balocco, che sul “Fatto quotidiano” aveva invitato quante più persone a visitare Rassa prima della costruzione della centrale idroelettrica «in modo da constatarne di persona le bellezze naturalistiche, paesaggistiche e architettoniche – concludono – e per rendersi conto dell’assurdità di un progetto a così elevato impatto ambientale ed estetico».

 

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