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Cronaca

Pestato a sangue il papà del difensore granata Guidobono

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San Giorgio su Legnano: il direttore della Stie preso a calci e pugni da un impiegato

La sua colpa? Un richiamo a un proprio impiegato che per tutta risposta l’ha preso a calci e pugni facendolo finire in ospedale. La vittima è Vezio Guidobono, papà di Jacopo Guidobono, talentuoso 17enne difensore del Borgosesia. L’episodio è successo a San Giorgio su Legnano dove il 53enne risiede e lavora. Ma inevitabilmente la tragedia coinvolge anche la Valsesia e il Borgosesia calcio. Vezio Guidobono è stato ricoverato all’ospedale di Legnano in coma farmacologico, gravi le lesioni riportate. Mentre l’impiegato, un addetto alla distribuzione dei biglietti ai rivenditori, è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio. La famiglia si stringe attorno al padre e affida un messaggio a Facebook: «Chiediamo a tutti il massimo rispetto in questo momento delicato per noi». Nessun commento su quanto successo.

Tutto è avvenuto in pochi istanti a inizio settimana. Vezio Guidobono è direttore della Stie, società che opera nel settore trasporto persone dal 1880 in tutta la Lombardia e soprattutto nella zona di Varese e Milano. Lunedì mattina aveva convocato un proprio impiegato per un richiamo sull’orario di lavoro; avrebbe consegnato la lettera al dipendente. Si sarebbe accesa una lite tra i due, poi sfociata in una vera e propria aggressione con l’impiegato che non ha fermato la propria ira neppure quando il dirigente è finito a terra ormai privo di sensi. Ha provato a difendersi, ma la furia del suo aggressore pareva impossibile far placare. E’ stato preso a cali e pugni sul volto.

Subito gli altri dipendenti hanno dato l’allarme facendo intervenire i carabinieri. Nell’ufficio è stato trovato il corpo di Guidobono a terra privo di sensi, il personale del 118 gli ha prestato i primi soccorsi. Il manager è stato portato d’urgenza all’ospedale di Legnano e ricoverato in rianimazione per politraumi facciali e cranici, fratture al volto e una contusione cerebrale con sospette emorragie. Fino a mercoledì l’uomo era tenuto in coma farmacologico. I medici stanno aspettando che le sue condizioni critiche migliorino per poterlo operare e ridurre la fratture subite al viso. Diversi infatti i traumi riportati.

Anche l’aggressore ha riportato alcune ferite, più che altro escoriazioni alle mani, forse per la furia con cui si è avventato sul corpo della povera vittima. A scatenare la sua ira, come detto, una lettera di richiamo. I carabinieri lo hanno arrestato già nella giornata di lunedì portandolo in carcere a Busto Arsizio. La dinamica della lite è stata subito chiara anche grazie alla ricostruzione effettuata tramite le testimonianza del personale della ditta. L’uomo arrestato ha anche un precedente alle spalle per lesioni.

Vezio Guidobono è conosciuto a Varese, è un nuotatore e podista, amante dello sport. Una passione ereditata dal figlio Jacopo, difensore da due stagioni del Borgosesia calcio. In questi giorni il giovane con tutta la famiglia è stato accanto al padre in attesa di una buona notizia.

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