Attualità
A Crevacuore c’è chi contesta gli speed-check
Giovanni Sigala: «Per la sicurezza stradale sarebbe stato meglio impiegare quei soldi in altri modi»
Un cittadino di Crevacuore interviene pubblicamente sugli speed-check posizionati lungo le vie del paese sia in direzione Postua che verso Borgosesia. Il motivo? Quei soldi potevano essere impiegati per migliorare la sicurezza stradale in altri modi. E’ Giovanni Sigala, con una lettera, a prendere posizione contro i nuovi speed-check. «Mi pare che già in passato qualcuno avesse più volte spiegato l’inutilità di questi oggetti, ma se il sindaco di Crevacuore ha così a cuore la sicurezza degli utenti stradali perchè non ha utilizzato i circa 30mila euro per altro?», si chiede nella lettera aperta. E il cittadino propone una serie di interventi migliorativi della viabilità.
«Sarebbe necessario riasfaltare via Matteotti verso Postua che versa in una situazione disastrosa per le buche – spiega Sigala -. Ma anche disegnare gli spazi per il parcheggio al campo sportivo dove in occasione delle manifestazioni il posteggio è perlomeno caotico». E la sua attenzione va anche alla sicurezza stradale: «Bisognerebbe segnalare la strettoia del ponte sul rio Bodro, già teatro di incidenti in passato e che con la riapertura della cartiera di Ponte Strona diverrà un nodo cruciale nell’incrocio con i mezzi pesanti».
Ma il cittadino lancia anche altri consigli: «Bisognerebbe eliminare il parcheggio selvaggio in via Dante dove, nonostante la posizione strategica della via e i segnali, ci sono continuamente vetture posteggiate sui due lati a tutte le ore. E infine non dimentichiamo il posteggio abusivo di fronte al bancomat della Banca Popolare di Novara, dove in certi momenti per svoltare verso la farmacia si rischia l’incidente data l’assoluta mancanza di visibilità per le vetture posteggiate in centro strada».
E infine Giovanni Sigala lancia un appello al primo cittadino Massimo Toso: «Signor sindaco, di lavori da fare ce ne sono molti e speriamo che prima di sprecare altri soldi per una rotonda critica e osteggiata da tutti, Provincia di Biella in primis, non si decida a fare veramente qualcosa di utile per la sicurezza».
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