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A Portula un mattone della Porta Santa

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Domenica alla Novareia verrà presentato il dono speciale che papa Francesco ha voluto fare al santuario mariano

Si fa sempre più stretta l’unione tra Portula, il santuario mariano della Novareia e papa Francesco. Domenica prossima infatti, l’edificio di culto collocato nei boschi intorno al paese ospiterà una messa molto speciale, durante la quale verrà presentato il mattone della Porta Santa che il Vaticano ha donato alcuni mesi fa al parroco don Ugo Franzoi. Un privilegio che pochissimi luoghi al mondo hanno potuto avere.

«Qualche tempo fa – spiega il collaboratore parrocchiale Antonio Beldì – è arrivata una telefonata in cui si preannunciava l’arrivo di un dono da parte del Vaticano al santuario della Novareia. Don Ugo ha pensato ad uno scherzo, poi c’è stato un ulteriore contatto per ritirare il dono del santo padre a Biella».

Papa Francesco ha infatti deciso che i mattoni utilizzati per la chiusura della porta Santa del Filarete, nella basilica di San Pietro a Roma, non dovevano tornare al loro posto ma venire distribuiti ad alcuni santuari mariani nel mondo. Ed uno di questi mattoni è stato destinato proprio al santuario della Novareia, luogo dove la Madonna è apparsa due volte.
Il mattone è accompagnato da una lettera di autentica a firma del cardinal Angelo Comastri, arciprete della basilica di San Pietro, dove si legge: «Questo mattone, rinchiuso nella porta santa della basilica papale di san Pietro in Vaticano al termine del giubileo del 2000, indetto da papa Giovanni Paolo II, è stato estratto in occasione dell’apertura della medesima porta compiuta dal santo padre Francesco all’inizio dell’anno santo straordinario 2015-2016. Esso le viene offerto come segno di profonda comunione con il papa».

Questa unione continuerà con la benedizione dell’albero genealogico ideato dal parroco e realizzato con il supporto dei bambini della scuola dell’infanzia del capoluogo. Papa Bergoglio, ha infatti lontani parenti che vivono a Castagnea.

La messa solenne si terrà domenica alle 16 alla presenza del vescovo di Biella monsignor Gabriele Mana. Durante la celebrazione verranno presentati a i fedeli il mattone e la lettera di accompagnamento. Dopo la benedizione l’albero genealogico verrà inviato a Roma al santo Padre, per continuare questo filo diretto tra Portula e Roma.

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