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Al presepe di Civiasco Gesù Bambino è arrivato da Stoccolma

A interpretare il bambinello quest’anno è stato Matteo Fernandez, con la mamma Lucia e il papà Alberto.

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La Natività illumina ancora Civiasco; il Gesù Bambino è arrivato da Stoccolma.

Al presepe di Civiasco Gesù Bambino è arrivato da Stoccolma

Come ogni anno a Civiasco la messa del 24 dicembre è stata animata dalla scena della Natività con personaggi reali. Una tradizione che risale a quando, nell’ormai lontano 1977, Civiasco realizzò il presepe vivente, secondo paese in Valsesia dopo Cellio.

La Sacra Rappresentazione

E questa sacra rappresentazione, che coinvolgeva tutto il paese ed i suoi abitanti, si tenne per un trentennio; poi, come sovente avviene nelle iniziative a carattere sociale, difficoltà organizzative e di ricambio nei personaggi portarono a sospendere il Presepe Vivente dal 2008 ed a mantenerne la sola scena della Natività durante la messa di Natale. In effetti questo è sempre stato il quadro centrale del Presepe, non solo per il suo fondamentale significato religioso, ma anche per il modo originale con cui Civiasco ha voluto realizzarlo: vale a dire la parte di Gesù Bambino viene di norma affidata all’ultimo nato dell’anno e, se non reperibile in paese, anche ad un nato di famiglia avente con Civiasco legami di parentela o di assidua frequenza.

La ricerca del Bambino

Si comprende quindi come non sempre sia stato facile trovare il Gesù Bambino “di turno”, al quale si cerca, possibilmente ma non obbligatoriamente, di affiancare la mamma, nella parte di Maria, ed il papà in quella di Giuseppe.

Ebbene, questo è stato proprio il caso di quest’anno. La Sacra Famiglia era composta da Matteo Fernandez con la mamma Lucia ed il papà Alberto, non residenti a Civiasco bensì nientemeno che a Stoccolma, ma con origini civiaschesi da parte della nonna materna (Salina Manzone) al punto che Lucia rivestì a sua volta i panni di Gesù Bambino nel 1982.

Un Gesù Bambino, quindi, proveniente dal Grande Nord – come qualcuno ha voluto osservare – che si inserisce a pieno titolo nel piccolo ma suggestivo ambiente valsesiano di Civiasco, accrescendo così idealmente il significato universale del messaggio natalizio.

Generazioni a confronto

Non sono poi mancati, tra gli angioletti e pastorelli di contorno, i figli di mamme o papà che avevano a loro volta rivestito i panni di Gesù Bambino; i bambini della scuola infantile “nel bosco” di Civiasco; ed anche l’accompagnamento dei canti con l’organo è stato lodevolmente eseguito dal giovanissimo Mattia.

Un tracciato generazionale, quindi, che ha contribuito a rendere più sentita e suggestiva la notte natalizia e che può essere interpretato come un felice augurio di continuità per il futuro. Al Gesù Bambino di quest’anno è stata poi offerta una piccola statua della Natività, che, quando sarà in grado di capire, gli ricorderà la parte eccezionale e non ripetibile che oggi è stato chiamato ad impersonare. E all’uscita dalla chiesa lo scambio degli auguri è stato gradevolmente accompagnato dagli ottimi vin brulé e cioccolata con panettone, offerti dalla Pro Loco e dal Gruppo Alpini di Civiasco.

In foto la Sacra Famiglia di Civiasco con il Bambin Gesù interpretato da Matteo Fernandez con la mamma Lucia ed il papà Alberto

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