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Allarme guerra: il Piemonte si prepara per le emergenze nucleari

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Allarme guerra: il Piemonte si prepara per le emergenze nucleari. L’assessorato alla sanità ha redatto un protocollo per la protezione radiologica che integra quello nazionale.

Allarme guerra: il Piemonte si prepara per le emergenze nucleari

Lo scenario sempre più allarmante della guerra in Ucraina ha portato la giunta regionale del Piemonte, su proposta dell’assessore alla sanità  Luigi Genesio Icardi,  a varare un suo “Piano regionale per la gestione delle emergenze radiologiche e nucleari”, redatto in conformità al Piano nazionale.

Va da sé che lo scenario peggiore, cioè un attacco nucleare vero e proprio in territorio europeo, avrebbe ben poche speranze di essere contenuto da un piano qualsiasi. La preoccupazione della Regione è più che altro per una possibile “nuova Cernobyl”, in seguito al danneggiamento di centrali o all’esplosione di bombe ma a migliaia di chilometri di distanza.

Ridurre gli effetti di una eventuale emergenza nucleare

«Il Piano concorre a definire la struttura organizzativa di coordinamento degli interventi sanitari a livello territoriale in caso di necessità e urgenza – spiega l’assessore alla Sanità del Piemonte Luigi Genesio Icardi -, individuando le procedure operative per la gestione del flusso delle informazioni e gli interventi prioritari da disporre per ridurre al massimo gli effetti di una eventuale emergenza nucleare sulla salute della popolazione e sull’ambiente».
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L’obiettivo generale del Piano è definire la risposta del sistema sanitario a livello regionale e locale per minimizzare il rischio di contaminazione e limitare la morbosità e la mortalità dovuta a potenziali eventi nucleari attraverso le azioni di sorveglianza sanitaria.

Vari livelli di intervento

L’obiettivo generale del Piano è definire la risposta del sistema sanitario a livello regionale e locale per minimizzare il rischio di contaminazione e limitare la morbosità e la mortalità dovuta a potenziali eventi nucleari attraverso le azioni di sorveglianza sanitaria.

A seconda degli scenari di emergenza ipotizzati, sono previste azioni di risposta delle strutture del sistema sanitario focalizzate sulle informazioni alla popolazione, in modo da evitare sovraffollamenti dei Pronto soccorso da parte di soggetti a basso rischio.

I dettagli concreti

Nel dettaglio, i messaggi riguardano indicazioni per la sicurezza all’interno degli edifici (sheltering), misure di protezione individuale all’aperto, indicazioni per entrare ed uscire dagli edifici, indicazioni sulla gestione degli animali domestici, iodoprofilassi e trattamenti antidotali, piani di maxi emergenza negli ospedali, secondo gli specifici livelli di emergenza definiti dal Piano.

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1 Commento

1 Commento

  1. Nema

    30 Settembre 2022 at 10:04

    Si ma qualcuno che fermi la dittatura di putin e dei suoi lacchè, si riesce a trovare? Ma è possibile che si permetta a questo criminale di fare quello che vuole? Gli lasciamo fare le annessioni che vogliamo come fecero i governanti del secolo scorso con Hitler, quando era sotto gli occhi di tutti quello che stava facendo e a cosa stava puntando, e per amore della diplomazia gli si permise di fare a pezzi intere nazioni, prima di cancellare lui e il suo regime dalla faccia della Terra? La Russia non deve vincere.

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