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Anche dal Giappone per i marmi finti di Rima

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Tanti stranieri ai corsi organizzati dallo storica laboratorio valsesiano

I marmi artificiali di Rima diventano sempre più internazionali. Il laboratorio di Rima ha avviato una serie di contatti con tour operator valsesiani per coinvolgere sempre più stranieri e così nei giorni scorsi sono arrivate comitive provenienti dal Giappone e dall’Europa per scoprire le antiche tecniche. Sono stati portati avanti anche alcuni interventi in ambito locale organizzando laboratori a Santhià e Gattinara, ma gli artigiani sono stati presenti anche alla fiera artigiana leggera di Vicenza. Inoltre proseguono i corsi nella sede dell’associazione.

 

E ancora: in collaborazione con operatori turistici valsesiani comincia ad affermarsi l’attività di accoglienza di comitive: il laboratorio si avvia cioè a essere identificato come tappa di un percorso meditato e organizzato, a fianco di località più note e frequentate. Nei mesi scorsi un gruppo di giapponesi ha fatto tappa a Rima proprio per scoprire le antiche tecniche, poi è arrivata una comitiva di svizzeri, ma è stato ospitato anche un motoraduno. Si potrebbe affermare, insomma, che il lavoro articolato, silenzioso e tenace produce i suoi frutti. Piccoli frutti che, in tempi di grandi clamori più che di vere conquiste, valgono forse davvero molto.

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