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Borgosesia fa il giro delle tivù con l’ordinanza anti-spioni

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Borgosesia fa il giro delle tivù e dei giornali (anche austriaci).

Borgosesia fa il giro delle tivù con l’ordinanza anti-spioni

L’ordinanza anti-spioni del Comune di Borgosesia conquista le pagine dei giornali nazionali, ma anche stranieri (se sei curioso, puoi leggere due articoli in lingua tedesca qui e qui). Oltre a spazi in tivù con il sindaco Paolo Tiramani che è stato ospite della trasmissione “Pomeriggio 5” di Barbara D’Urso. Insomma una decisione che fa sicuramente discutere.

Amministrazione stufa delle false segnalazioni

«Visto che molte delle segnalazioni ricevute sono risultate prive di fondamento e dovute esclusivamente a cattivi rapporti di vicinato – spiega Tiramani – ho deciso di intervenire. Questo articolo del Dpcm (come peraltro avevo temuto fin da subito) crea problemi non indifferenti».

Impiego inutile della Polizia

«Le segnalazioni infondate hanno impegnato senza motivo la nostra Polizia Municipale per le opportune verifiche, facendoci sprecare tempo e denaro, per non parlare poi dell’esacerbazione delle tensioni sociali e del clima di allarmismo nei confronti dell’emergenza sanitaria. Così non va – continua il Sindaco – per questo emetto immediata ordinanza per stabilire che le segnalazioni devono essere circostanziate ed effettuate in modo ufficiale».

Multe fino a 516 euro

«In questo modo la polizia potrà effettuare le indagini del caso: se effettivamente si tratterà di violazione del Dpcm si interverrà opportunamente; in caso contrario, si verificherà se i denuncianti siano perseguibili per procurato allarme e quindi passibili, secondo l’art. 658 del Codice Penale, di ammenda da 10 a 516 euro».

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