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Borgosesia maxi-manifesto ironizza sulla gente chiusa in casa. Il Comune: indecente

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Borgosesia maxi-manifesto “hot” sulla necessità di stare a casa: interviene il comune.

Borgosesia maxi-manifesto bocciato

«Siamo in un periodo estremamente critico, in cui quotidianamente ci si raffronta con problematiche importanti, non pensavo di dover preoccuparmi anche dell’imbecillità di certi individui!». Sono le parole del sindaco di Borgosesia Paolo Tiramani dopo la segnalazione di alcuni cittadini. A scatenare la bufera è stato un cartello, fatto affiggere da un privato in uno spazio del Comune gestito da un’agenzia: fra le immagini stilizzate, anche una piuttosto esplicita che suggerisce… un modo per impiegare il tempo in casa in due.

La seconda pubblicità

La stessa concessionaria ha esposto in uno spazio di grandi dimensioni (6 metri per 3) la pubblicità di
un’impresa funebre: «Nel primo caso il richiamo va sia al privato che probabilmente ha pensato di farsi notare con
un cartello scandaloso, che sall’agenzia che lo ha affisso sotto alla targa del Comune, inducendo i cittadini a pensare che il Comune stesso fosse responsabile del contenuto del messaggio, dal quale a nome di tutta l’Amministrazione mi dissocio ed anzi deploro per aver sfruttato una semantica legata all’emergenza sanitaria per fare dell’ironia becera – prosegue il sindaco – Nel secondo caso  la scelta di affiggere, all’ingresso di Borgosesia, un mega poster con la pubblicità di chi si occupa di funerali risulta, nel momento che stiamo attraversando, quanto meno indelicata».

La concessionaria

Tiramani si rivolge quindi alla concessionaria: «Ammoniamo pubblicamente l’agenzia responsabile delle affissioni ed esigiamo che, nel rispetto del contratto, eserciti un controllo sui contenuti delle pubblicità che affigge negli spazi pubblici: non saranno più tollerate pubblicità indecorose come quella del primo cartello, del quale peraltro ho già ordinato la rimozione immediata. Per quanto riguarda la pubblicità delle pompe funebri – conclude Paolo Tiramani – riteniamo che il rispetto per i sentimenti altrui debba sempre prevalere sull’aspetto economico: nel momento storico che stiamo vivendo un messaggio come questo non è adeguato ad accogliere chi entra in Borgosesia, lede la sensibilità delle tante persone che stanno vivendo con angoscia la minaccia del virus. Un comportamento inaccettabile, a cui ci auguriamo venga posto rimedio quanto prima».

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