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Camminano 342 chilometri in montagna con una gamba amputata

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Camminano 342 chilometri a Courmayeur con una gamba amputata.

Camminano 342 chilometri in montagna

Nuova impresa per Loris Miloni di Pray e Massimo Coda di Biella. I due runner con la gamba amputata, infatti, saranno tra i protagonisti di “Tor in Gamba”, che dal 12 al 19 settembre porterà un gruppo di nove disabili sulla via numero 1 e numero 2 della Valle d’Aosta, lungo le quali dovranno percorrere 342 chilometri per un dislivello positivo di 24mila metri.

Iniziativa di Moreno Pesce

Si tratta dell’ennesima “pazza idea” del veneto Moreno Pesce, vero e proprio esperto di questo tipo di avventure e già protagonista di un’analoga recente impresa ad Alagna. Pesce, che ha perso una gamba in un incidente automobilistico nel 1997, sarà affiancato in questa occasione dal valdostano Francis Desandrè, amputato dal 1989 a causa di un infortunio sul lavoro.

Invalidità come ideologia

«Il progetto – spiegano i due ideatori – è nato con la voglia di trasmettere un messaggio sociale forte alle persone diversamente abili, ma anche a quelle normodotate. La disabilità aumenta con il pregiudizio: l’invalidità non è solo un concetto fisico ma un’ideologia radicata nel pensiero comune, che immagina il disabile come persone emarginata e dalle poche possibilità fisiche. Con Tor in Gamba vorremmo provare ad abbattere la montagna psicologica per lasciare spazio alla montagna vera».

Seguire l’ascesa sui social

A sostenere il progetto è il “Team3Gambe in spalla”, con l’aiuto di altre associazioni (tra cui Fondazione Mazzola e Dynamo Camp) e di alcuni sponsor. I nove atleti amputati non saranno mai soli lungo il percorso, ma avranno un accompagnatore ciascuno. Per seguire l’impresa è possibile collegarsi sulle pagine Facebook e Instagram dedicate all’evento, oppure sul sito web www.toringamba.it.

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