Seguici su

Attualità

Caso scuole a Quarona. Il sindaco: ho scatenato un putiferio, ma se qualcuno non fa il suo dovere non si può stare zitti

Pubblicato

il

Caso scuole

Caso scuole chiuse anche per i bambini con necessità particolari: a Quarona l’intervento del sindaco ha fatto discutere.

Caso scuole a Quarona

La dad fa discutere sotto vari fronti. In Valsesia nei giorni scorsi destato scalpore anche la presa di posizione del sindaco di Quarona Francesco Pietrasanta, che aveva chiesto il motivo per cui l’istituto comprensivo avesse deciso di non garantire la didattica in presenza per gli alunni che appartengono alle categorie fragili. L’altro giorno il primo cittadino ha fatto il punto della situazione in un video pubblicato sulla sua pagina Facebook. «Stiamo vivendo un periodo difficile – ha spiegato Pietrasanta – e i nostri giovani, e i più piccoli in particolare, si trovano tra vincoli e restrizioni che sicuramente lasceranno degli strascichi anche in futuro. Con la mia iniziativa ho scatenato un putiferio, però era necessario farlo perché è giusto che la popolazione sappia quello che succede e possa farsi un’idea di quello che deve cambiare e migliorare».

LEGGI ANCHE: Didattica a distanza: parte da Scopello la protesta della montagna

Un incontro

«Mi sono arrabbiato per quello che è successo nel nostro istituto comprensivo – prosegue – perché nonostante la possibilità data dal decreto che disabili o alunni con problemi di apprendimento potessero andare a scuola, a Quarona ci sono state limitazioni di orario e di giorni, mentre alcuni non vanno proprio, come i 17 ragazzi delle medie che ne avrebbero diritto. E nemmeno a una bambina disabile della materna era stata data la possibilità di andare a scuola e sono dovuto intervenire perché potesse farlo. A me questo non sta bene, non ci sono scusanti, bisogna aver voglia di fare le cose. Ho chiesto un incontro con il dirigente scolastico e il fiduciario e pretendo che le cose cambino e tornino ad essere efficienti.
Se così non sarà valuterò le conseguenze. Non è mia volontà accusare gli insegnanti, mi scuso se qualcuno si è sentito offeso, ma ci sono persone che lavorano meno bene di altre ed è giusto che vengano riprese».

Continua a leggere le notizie di Notizia Oggi Borgosesia e segui la nostra pagina Facebook

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *