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I partigiani si schierano: ”no” alle modifiche alla Costituzione

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L’Anpi provinciale contesta una riforma “maldestra e strumentale”

Il Comitato provinciale biellese dell’Anpi, l’associazione dei partigiani, dice “no” alla legge di riforma del Senato ed alla legge elettorale Italicum. «La posizione di tutta l’Anpi per il No – si legge in un comunicato – è stata assunta dopo un lungo, ampio e meditato dibattito al quale hanno preso parte sia migliaia di partigiani combattenti ancora attivi, sia decine di migliaia di giovani antifascisti ai quali l’Anpi ha voluto negli anni scorsi aprirsi per garantire nel tempo la continuità propria e dei propri valori».

In particolare, l’Anpi non vuole «permettere che la Costituzione, da carta fondante della convivenza civile, sia usata in modo improprio e maldestro per farne un strumento di lotta politica e partitica e presa a pretesto per dividere la popolazione fra i cosiddetti conservatori ed i sedicenti riformisti».

L’associazione non è contraria a qualche correzione della Carta costituzionale, «a condizione che si tratti di effettivi adeguamenti alle mutate condizioni della società, che non stravolgano però il dettato del testo uscito dalla Resistenza. Riteniamo che la riforma del Senato per come si è definita vada proprio nella direzione contraria, in quanto si trasforma un’assemblea elettiva con potere di controllo in un’assemblea di nominati le cui mansioni restano indefinite».

E ancora: «L’arroganza e la superficialità sono i sintomi premonitori di ben più gravi sentimenti, e per questo ci corre il dovere di ribattere a siffatte parole, nel rispetto di quei valori di tolleranza e di fermezza e di saper essere di parte ed uniti, che hanno permesso alle nostre genti di fregiarsi della medaglia d’oro della Resistenza».

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