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Luciano Gualdi si autosospende dal Pd

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«Sì alle riforme della Costituzione, ma dovrebbero essere di buon senso»

Tempo di divorzio tra l’avvocato Luciano Gualdi di Varallo e il Pd. E’ lo stesso Gualdi, ex consigliere del Comune di Varallo, a spiegare perchè ha deciso di lasciare il partito: «Qualche anno fa, nel 2012 circa, mi è stata proposta la tessera del Pd, partito al quale, poi, ho aderito per avere anche un sostegno a far crescere in Valsesia quel “vento del cambiamento” che ricominciava a soffiare in valle e continua a soffiare. Come molti sanno sono contrario, per tanti motivi, al “Renzismo”. Ma sono ancora più contrario alla legge dell’“Italicum” e alle riforme della Costituzione, così come proposte. Infatti, vado ripetendo da molto tempo: “Riforme si, ma di “buon senso” e conformi allo spirito della nostra Costituzione”.

Dopo, quindi, anche l’ultimo dibattito avvenuto alla direzione del Pd del 9 maggio (da notare, però, che almeno nel Pd si discute pubblicamente) ho deciso di autosospendermi dal suddetto partito, quanto meno fino a ottobre del 2016 e, poi, vedremo. Tale mia decisione di “libertà” è motivata dal fatto che faccio parte del “Comitato per il no” del Piemonte e Valle D’Aosta e sono iscritto all’Anpi di Varallo ed Alta Valsesia (associazione fermamente contraria alle suddette proposte legislative e baluardo dei valori democratici).

Infine, al riguardo, approfitto dell’occasione per informare che prossimamente, insieme al succitato “Comitato per il no” e all’Anpi, daremo inizio anche a Varallo e in alcuni Comuni della Valsesia alla raccolta di firme per la proposizione dei relativi “referendum abrogativi”, appunto, dell’“Italicum” e delle riforme alla Costituzione».

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