Matteo, studente calciatore che mancherà a tutti | IL RICORDO DEL PRESIDE

Matteo, studente all’istituto alberghiero anni addietro, ha perso la vita a soli 32 anni in un incidente stradale, insieme all’amico Simonluca Agazzone. A ricordare con affetto Matteo Ravetto anche l’ex dirigente scolastico Alessandro Orsi.

Mattro, studente benvoluto da tutti

«Vorrei trasmettere un breve ricordo di questo ragazzo tanto gentile e rispettoso, perché davvero lo merita: Matteo era un ragazzo che si faceva voler bene. Matteo non era uno “studente modello” in senso tradizionale, dedito con diligenza allo studio di ogni materia. Era invece tra quegli alunni che si applicano sulle cose che interessano e forniscono il minimo indispensabile per le altre. Così lui presentava il tutto con tale garbo ed educazione che i suoi insegnanti non potevano che accettare benevolmente le sue prestazioni scolastiche. Era benvoluto da tutti, docenti e compagni».

Il calcio

«Il fatto è che Matteo era innamorato del calcio, che per lui non era solo un gioco: era un impegno importante, costante, una vera passione e quasi, a volte, una ragione di vita. Talento notevole, buona tecnica, grande visione di gioco, non saltava un allenamento o una partita. Lì dimostrava di essere un ragazzo valido e tenace. A Borgosesia era stimato, quando giocava nella squadra locale, soprattutto dal sottoscritto, noto tifoso del Borgo: non perdevo una partita del Matteo e ho assistito con sgomento al suo infortunio in campo, la causa probabilmente del rallentamento della sua carriera calcistica».

Un leader

«A scuola si buttava con entusiasmo nelle attività sportive ed era, ovviamente, la “stella” della squadra dell’Alberghiero, che partecipava a vari tornei esterni. Nella foto (Matteo è il primo in alto a destra) si legge tutta la soddisfazione di chi si sente il leader di un gruppo squadra. Non dimenticherò mai i suoi sforzi per un’intera partita per far segnare un gol anche a me…. Un ragazzo davvero amabile e generoso. Matteo esprimeva, dopo la scuola, la sua serietà anche nel lavoro e negli affetti e oggi la sua morte colpisce ancora di più proprio perché se ne è andato un ragazzo buono, onesto, socievole. Sincero. Aveva un’aria così disincantata e un sorriso delicato, mai esagerato, a volte malinconico…. Mancherà davvero a tutti Matteo».

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