Nei disegni di Renato l’amore per Grignasco sull’Armanac 2021 | LE FOTO

Nei disegni di Renato passa la storia di Grignasco: le sue opere sull’Armanac.

Nei disegni di Renato gli angoli del paese

Grignasco vista da un artista del posto: le opere dell’85enne Renato Giustina protagoniste nel 25° “Armanac” di Grignasco. Giustina è un personaggio poliedrico, molto legato al suo paese: «Quando mi hanno chiesto di utilizzare i miei disegni per il calendario sono rimasto sorpreso e davvero molto emozionato». Domenica scorsa la Pro loco guidata da Giuseppina Baragiotta ha illustrato alla comunità il calendario 2021 attraverso una diretta Facebook. L’opera che si presenta a colori è caratterizzata da diversi scorci del paese.

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Le tecniche

«Prima ho fotografato gli angoli più suggestivi del paese e poi ho ricopiato sui fogli ciò che ho visto – chiarisce Giustina -. Ho utilizzato nei primi disegni la tecnica ad olio e in altri matita e pastelli acquarellabili». Le rappresentazioni sono state realizzate in momenti diversi. «Dagli anni Settanta ad oggi ho creato circa 80/85 disegni e nessuno o pochi sapevano di questa mia passione – prosegue l’autore -. Poi ho avuto modo di parlare con alcuni volontari della Pro loco che hanno per caso saputo delle mie creazioni e così hanno valutato l’idea di utilizzare alcuni delle miei disegni per l’Armanac. Ringrazio di cuore tutto il gruppo per la bella opportunità che mi ha dato». Gli scorci che vengono rappresentati dal grignaschese sono molteplici. «Oltre al centro paese, ci sono le frazioni tra cui la Pianaccia da dove provengo – evidenzia l’artista -. E mi sono soffermato in particolare sulle chiesette presenti sul territorio perchè sono davvero originali e uniche nel loro genere».

Passione per l’arte

Ciò che trapela tra le opere è un forte attaccamento dell’autore alla sua terra. «Sono nato e ho sempre vissuto a Grignasco – prosegue Giustina – e sono davvero onorato che le mie opere accompagnino i mesi del prossimo anno. Spero che i miei disegni piacciano anche agli altri grignaschesi». Tra l’altro l’uomo non ha seguito corsi di pittura o di disegno come potrebbe sembrare ammirando le sue creazioni, attente al dettaglio e verosimili ai paesaggi. «Sono un autodidatta sia nell’arte che nella scrittura e nella fotografia – racconta l’uomo -. Prima di andare in pensione facevo lo stampista di materie plastiche. Quando poi ho concluso la mia carriera lavorativa ho deciso di dedicarmi ad altro. Per la scrittura ho pubblicato anche un libro e altri li ho completati ma non ancora stampati. Amo scrivere poesie in dialetto ma anche in italiano e mi diletto anche nella narrazione di racconti e romanzi».

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