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Patelli e Caucino: «Alunni con disabilità in presenza anche in zona rossa»

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Cristina Patelli

Patelli e Caucino: «Alunni con disabilità in presenza anche in zona rossa».

Patelli e Caucino, una vittoria per gli alunni con disabilità

Una vittoria di chi, come la parlamentare Cristina Patelli e l’assessore regionale del Piemonte al Welfare, Chiara Caucino, entrambe biellesi, si erano battute fin da quando si era profilata la possibilità di un’ennesima serrata delle scuole di ogni ordine e grado all’interno delle «zone rosse»: i bambini portatori di disabilità potranno continuare ad andare a scuola in presenza e potranno farlo insieme ad alcuni compagni di classe.
D’altronde, per le due esponenti piemontesi del partito di Salvini, la socialità – in particolare per i soggetti più fragili, ma anche per tutti gli altri bambini – riveste un ruolo più che fondamentale. Nulla a che vedere, quindi con lezioni seguite attraverso un freddo schermo, magari senza nemmeno poter disporre di tutti gli strumenti tecnologici più aggiornati per poter usufruire di un servizio di qualità. Una ipotesi che non piaceva in primo luogo alle famiglie e alle tante associazioni di categoria che tutelano le persone, in particolare i bambini, portatrici di disabilità.
E così, grazie al dialogo e al prezioso lavoro del sottosegretario all’Istruzione Rossano Sasso, anche egli del Carroccio, l’obiettivo è stato raggiunto: nel pieno rispetto delle norme anti Covid sarà garantito il diritto allo studio degli studenti più bisognosi, lasciando la possibilità ai dirigenti scolastici (nel pieno rispetto della loro autonomia) di organizzare piccoli gruppi di alunni in presenza. Senza, ovviamente che questi siano selezionati con spirito «discriminatorio», in base al tipo di lavoro svolto dai genitori. Si perseguirà invece la soluzione più semplice, applicando il metodo delle turnazioni.
«Più che la Lega verrebbe da dire che ha vinto il buon senso, l’umanità, garantita grazie all’impegno dei nostri esponenti al Governo – spiegano Patelli e Caucino –  Si tratta, quindi, di un grande risultato di civiltà che tutela i più fragili, nel pieno rispetto delle misure per limitare i rischi pandemici. La protezione degli alunni con disabilità e delle loro famiglie è per noi l’aspetto più importante, che consideriamo un sacrosanto diritto da garantire. Siamo orgogliosi di averlo ribadito e difeso. Credo che questa “vittoria” rappresenti la dimostrazione evidente di come, lavorando in sinergia si possano ottenere grandi risultati».
«Con il ritorno della didattica a distanza nelle zone rosse, come il Piemonte – proseguono Patelli e Caucino – e in modo preponderante un po’ in tutto il Paese, questo risultato, ottenuto grazie alla battaglia della Lega, è di alto livello, sia educativo che civile. Consentire ai bambini e ai ragazzi disabili e con bisogni educativi speciali di poter seguire le lezioni in presenza, con il resto della classe a distanza, ma insieme ad alcuni compagni in classe, è sinonimo di civiltà e inclusione, restituisce un minimo di serenità e fiducia ad alunni e famiglie e dà ai dirigenti scolastici la possibilità di autorizzare e organizzare piccoli gruppi di alunni in presenza».

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