Prato, il primo ”sì” tra ragazzi dello stesso sesso

L’unione civile verrà celebrata il 10 giugno dal sindaco Luca Manuelli. A unirsi due 34enni

Anche Prato Sesia si appresta a festeggiare la prima unione civile in paese. Il 10 giugno, infatti, per la prima volta, il sindaco Luca Manuelli celebrerà un’unione secondo la nuova legge: a dirsi sì sarà una coppia dello stesso sesso. Si tratta di due ragazzi di 34 anni, residenti a Prato. La legge riguardante l’unione civile, approvata poco più di un anno fa, ha finalmente permesso anche alle coppie composte da persone dello stesso sesso di ottenere un riconoscimento giuridico della propria unione. 

«Le differenze rispetto al matrimonio civile sono piuttosto ridotte – spiega il sindaco – nell’unione civile non è previsto l’obbligo di fedeltà e non c’è la possibilità di adottare figli. Diversamente da quanto accade con il rito per il matrimonio, non viene letto l’articolo del Codice Civile che riguarda i figli».

Nel complesso, in ogni caso, la celebrazione in sé è piuttosto simile: «Anche la cerimonia ricalca il rito previsto per il matrimonio civile».

In questo caso, la cerimonia sarà officiata all’interno del municipio: l’alternativa, per gli sposi che desiderano dirsi sì a Prato, è la Cascina Granda, nella zona del capannone Cipir.
Sebbene la maggioranza degli italiani si sia detta favorevole alla legge Cirinnà che ha regolamentato le unioni civili (uno dei principali sondaggi registrò il 60% di opinioni positive), il provvedimento incontrò anche la dura opposizione di alcune parti politiche. Tanto che alcuni sindaci parlarono della possibilità di adottare una forma di “obiezione di coscienza” per evitare di celebrare i matrimoni fra persone dello stesso sesso. Secondo Manuelli, invece, la possibilità di sfruttare questo nuovo istituto giuridico è positiva: «Ritengo poi che, se c’è una determinata legge, i sindaci siano tenuti ad applicarla».

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