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Quarona, i migranti lasciano Villa Chiarino

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E il Comitato Valmaggiore denuncia irregolarità e problematiche

Il gruppo di migranti ha lasciato Villa Chiarino a Valmaggiore, dove sono rimasti ospiti cinque mesi. Sulla situazione, riceviamo e pubblichiamo dal Comitato cittadini Valmaggiore:

«Le motivazioni non sono da ricercare soltanto come conseguenza diretta della scadenza dei termini contrattuali, tra la Congregazione della Sacra famiglia di Martinengo, proprietaria della villa, e la cooperativa Anteo di Biella, gestore del servizio di “Accoglienza di cittadini stranieri e la gestione dei servizi connessi”. Le nostre verifiche sull’immobile, per il perseguimento delle finalità statutarie del nostro Comitato, dimostrano infatti che la villa non possiede i requisiti in materia di abitabilità e di agibilità, nonché i requisiti igienico-sanitari e di sicurezza, come richiesti dalle normative vigenti. Ci riferiamo in particolare agli scarichi fognari, mai regolarizzati e con possibili conseguenze per la salute pubblica e l’ambiente. Così come, a seguito di nostre segnalazioni al comando provinciale dei vigili del fuoco di Vercelli, sono rimaste irrisolte le gravi irregolarità e problematiche evidenziate in sede di sopralluogo, dovute alla mancanza di manutenzione della villa e delle aree pertinenziali.

Alle nostre richieste di verifiche sono state fornite risposte scarse, vaghe e incomplete; segno che il monitoraggio della situazione non è stato sempre assicurato. Le tante disfunzione segnalate agli organi prefettizzi, ancora assenti di risposte. Abbiamo chiesto più volte un incontro al precedente prefetto, dottor Salvatore Malfi e successivamente alla dottoressa Raffaella Attianese, che ha retto la prefettura di Vercelli da gennaio, ricevendo solo dinieghi. Silenzi che dimostrano come la trasparenza, rispetto le proprie azioni, sia un concetto che ancora raramente si affaccia nei nostri Palazzi, in spregio alla “salvaguardia dell’ordine, della sicurezza pubblica e della coesione sociale sul territorio”.

Abbiamo ritenuto, pertanto necessario, presentare segnalazioni alla magistratura per comportamenti che sembrerebbero lasciare trasparire una prassi ormai diffusa di non completo rispetto delle norme.
Ci auguriamo che egoismi e possibili comportamenti lesivi della nostra dignità e dei migranti accolti, possano essere messi da parte con una più corretta gestione, necessariamente più sensibile. 
Riteniamo debba esserci un’attenzione futura di tutela e salvaguardia dei valori architettonici, culturali ed artistici originali della villa; nuovi e diversi destini che possano salvaguardarne l’integrità fisica e culturale. La stessa attenzione dev’essere rivolta ai cittadini e migranti perchè egoismi, così come comportamenti superficiali, siano messi da parte e non diventino lesivi della dignità della persona».

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