Attualità
Re Barlan anima Ghemme: «Forti come l’aceto, ci risolleveremo»
Ghemme, il Re Barlan è triste per la situazione Covid.
«Ma noi siamo forti come l’aceto, e ci risolleveremo»
A Ghemme il Re Barlan dà voce al senso comune ed afferma di avere il morale sotto i piedi per colpa del Covid. Anche se aggiunge: «Noi come l’aceto siamo forti. E riusciremo certo a risollevarci». Ieri, unico giorno di Carnevale, la maschera, sua Maestà di Patagonia (al secolo Massimo Quercioli) e la consorte, Madame Pengine (Maria Grazia Russo) hanno fatto l’ingresso in paese. Dopo la consegna delle chiavi da parte del vice sindaco Maria Beatrice Costa, il Re Barlan ha tenuto il tradizionale discorso dal balcone del municipio. Ecco il testo integrale tradotto. «Autorità, gente di tutte le razze e miei barlani, Sono arrivato anche quest’anno davanti la banda senza poter stringere le vostre mani perché il governo raccomanda ancora di stare nei primi danni. C’è ancora in giro la pandemia. Sono ormai più di due anni e siamo tutti contenti come non mai… La chiamano Covid 19 questa influenza. Ma che diciannove! Saranno diciannove milioni gli italiani che hanno fatto la penitenza. Di stare a casa a rompersi i maroni. O ancora peggio andare all’ospedale in intensiva o anche intubati per curare questo brutto male. E c’è anche chi ha tirato fuori i bargigli per respirare un poco, per poi lasciarci le penne e andare al cimitero. Non voglio fare le solite critiche quest’anno. Il morale ce l’ho sotto i piedi, la coda in mezzo alle gambe come un cane. Per non poter fare dei bei carnevali. Ma noi come l’aceto siamo forti. E riusciremo certo a risollevarci. E cambieremo la nostra sorte. E quando questa pandemia non ci sarà più faremo un bel carnevalone con maschere, fagioli e tanto vino buono. Ciao, vi mandiamo un bacio io e la Madama Pangìn».
Al termine si è tenuta la distribuzione di caramelle ai bambini in maschera accompagnata dalla Nuova Filarmonica Ghemmese e la tappa alla Pro loco per un brindisi augurale con il presidente Filippo Boiettil. Il tutto si è concluso con il tradizionale pranzo: una trentina i commensali.
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