Seguici su

Attualità

Santuario di Boca ospita una mostra tra mito, storia e leggenda

Pubblicato

il

Santuario di Boca ospiterà una mostra permanente. L’iniziativa è del Club per l’Unesco “Terre del Boca”, insieme al rettorato della basilica guidato da padre Fiorenzo Fornara.

Santuario di Boca in una mostra

Sarà patrocinata dall’Unesco e dal Comune di Boca la mostra permanente dedicata alla storia del Santuario del Santissimo Crocifisso, che sarà inaugurata a settembre, nell’ambito delle celebrazioni per la Festa dell’Esaltazione della Croce. L’esposizione avrà luogo in uno dei matronei del complesso sacro progettato dall’architetto Alessandro Antonelli.

L’allestimento ripercorrerà l’intera vicenda storica di un progetto ardito, com’era nello stile dell’eclettico architetto ghemmese. di pannelli su cui saranno sistemati disegni relativi ai primi secoli dell’edificio, insieme a fotografie che mostrano l’esordio della tecnica fotografica fino a un’epoca più recente

Le immagini del crollo

Non mancheranno, nel percorso fotografico che ripercorre la storia del santuario antonelliano, le immagini relative al tragico crollo del 1907. Il danneggiamento interessò gran parte del lato sinistro della struttura, a seguito di un nubifragio.

LEGGI ANCHE: Il santuario di Boca accoglie 70mila fedeli ogni anno

Si trattò di un evento che condizionò per decenni la fruizione del santuario, che subì poi ulteriori danni durante la seconda guerra mondiale. Soltanto negli anni ‘70 del secolo scorso fu portato a compimento, con la conclusione dei lavori della scalinata frontale.

Una mostra anche sull’Antonelli

Nello stesso periodo della mostra, ospitata nel matroneo del lato destro, anche il matroneo sul lato sinistro tornerà ad ospitare un’altra esposizione. Quella già esibita dall’Atl di Novara nel 2018, in occasione del 220esimo anniversario della nascita di Alessandro Antonelli.

LEGGI NOTIZIA OGGI DA CASA: IL TUO GIORNALE COMPLETO IN VERSIONE DIGITALE

Continua a leggere le notizie di Notizia Oggi Borgosesia e segui la nostra pagina Facebook

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *