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Scrive 15 lettere di incoraggiamento all’ospedale di Biella dall’inizio della pandemia

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Scrive 15 lettere dall’inizio della pandemia all’ospedale di Biella.

Scrive 15 lettere

L’Asl Biella ha voluto raccontare la storia del signor Michele che dall’inizio della pandemia ha scritto e spedito 15 lettere all’ospedale per sostenerlo con le sue paroel. Ogni mese e anche più volte. Tutto è iniziato lo scorso aprile, quando la pandemia era scoppiata

“Sappiamo solo dove vive – spiegano dall’Asl di Biella – e lo immaginiamo nonno con nipotini intorno che scrivono insieme a lui queste lettere, affinché, con la scusa di aiutarlo, imparino che sono i gesti semplici quelli capaci di lasciare il segno e andare più lontano. Michele è una persona speciale, di quelle che senza accorgersene sono capaci con poco di cambiare il mondo e senza dubbio il nostro modo di guardarlo…definisce, infatti, “modesto il suo contributo” (al contrario, per noi non lo è) ma ciononostante non vuole farlo mancare, perché sa e ricorda a tutti noi che “ogni cosa che facciamo è solo una goccia nell’oceano, ma se non la facessimo, all’oceano mancherebbe” – come insegnava Madre Teresa. Questa storia, piccola quanto preziosa nel suo significato, la dedichiamo agli operatori dell’ASL di Biella, perché abbiano sempre presente che Michele e quelli come lui, e sono tanti, sono sempre là fuori a fare il tifo  per loro”.

 

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