Attualità
Si prega per la pioggia al Santuario di Oropa
Non si registrava un autunno così arido dal 1921
Al Santuario di Oropa da domenica scorsa, durante ogni messa che viene celebrata in Santuario, si prega per la pioggia. Secondo i dati dell’Osservatorio Meteosismico, non si registrava un autunno così arido dal 1921. Poco più di mezzo millimetro di pioggia è caduto all’inizio del mese di ottobre, senza dimenticare che, con soli 40 millimetri, è appena trascorso il settembre più secco degli ultimi quarant’anni. Le temperature calde, insieme al vento di Foehn che nei giorni scorsi ha attraversato le vallate del Piemonte occidentale, ha aggravato l’emergenza incendi che sta devastando il Piemonte dall’inizio di ottobre, mandando in fumo oltre 2000 ettari di bosco e mettendo a rischio molti villaggi alpini.
«Il nostro pensiero va agli abitanti dei borghi che sono stati costretti ad evacuare le proprie case e a tutti coloro che in queste settimane stanno subendo i danni di questa persistente siccità: a ogni S. Messa che viene celebrata in Santuario si prega per la pioggia.
Per l’intercessione della Regina di tutto il creato, a Colui al quale anche il mare e i venti obbediscono, vogliamo chiedere che ci sia ridonato il prezioso bene dell’acqua che quasi mai ricordiamo essere un dono del Cielo, soprattutto noi – ha aggiunto il Rettore sorridendo – che viviamo dei in uno dei luoghi più piovosi d’Italia.»
Non è la prima volta che il popolo biellese si rivolge alla Madonna di Oropa affinché piova. Il 30 luglio del 1900 fu indetta una processione al Santuario di Oropa “ad petendam pluviam”: in quell’estate priva di precipitazioni, si erano addirittura muniti di ben 45 cannoni con cui bersagliare il cielo per indurlo a innaffiare le valli e il piano. L’idea di cannoneggiare il cielo sereno non sortì effetti: fu quindi il clero biellese a indicare la giusta via. (Tratto da “365 Biella. Un po’ di storia tutti i giorni”, M10 Edizioni, Biella 2012, di Danilo Craveia).
Nel 1684 fu il Ducato di Aosta a essere oppresso da una grave siccità: nell’arco di sei mesi, da novembre a maggio, non si vide né acqua né neve. In quell’anno fu la Comunità di Fontainemore a chiedere la protezione della Madonna di Oropa e a incamminarsi in processione attraverso le montagne: processione che ancora oggi viene ripetuta con cadenza quinquennale. Nel quadro votivo che si trova oggi esposto al Museo dei Tesori, si ricorda che l’agognata pioggia arrivò proprio dai monti di Oropa.
Sabato 4 novembre si celebrerà in tutti i santuari del Biellese un’intenzione collettiva: a Oropa, alle ore 10.30, la S. Messa nella Basilica Antica sarà celebrata dal Vescovo Mons. Gabriele Mana; al Santuario di Graglia si celebrerà sabato alle ore 16.30; al Santuario della Brughiera sabato alle ore 16.00; al Santuario di San Giovanni d’Andorno domenica alle ore 16.00.
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