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Trivero, denuncia all’Arpa per i torrenti colorati di rosso

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A preoccupare sono il rio Ponzone e il rio Scoldo

Legambiente Biella torna sulla questione dei torrenti di Trivero che si colorano. Si tratta del rio Ponzone e del rio Scoldo. Il primo era diventato rosso, ma il fenomeno è stato circoscritto a qualche ora. Lo stesso è però avvenuto nuovamente nei giorni scorsi, tra giovedì e venerdì. E gli ambientalisti hanno presentato la segnalazione all’Arpa Biella, che è l’agenzia deputata a vigilare su queste situazioni. «Si spera che abbiano proceduto ai controlli del caso», si augurano dal gruppo. Ma negli ultimi mesi sono stati diverse le segnalazioni effettuate da Legambiente ad Arpa per continui sversamenti, l’ultimo risale al mese di maggio. In un caso era stato possibile anche risalire alla fonte ed erano stati presi i provvedimenti del caso.

Questa volta però lo sversamento è durato per due giorni interi. A testimoniare la situazione anche i video girati dagli ambientalisti nella zona del rio Scoldo e Ponzone. Era da tempo che non si vedeva un fenomeno simile; negli anni Novanta, invece, il Ponzone era solito colorarsi di varie tonalità. Poi finalmente sono state messe delle regole ferree da rispettare, ma qualcuno ha fatto il furbo. Come detto, nei mesi scorsi diversi sversamenti si erano verificati nel rio Ponzone e i tecnici Arpa erano stati sicuri: non si trattava di certo della perdita di una lavatrice, ma qualcosa di ben più importante. Adesso il malcostume sembra ripetersi ormai con un po’ troppa frequenza.

A Legambiente non resta che continuare a presentare le osservazioni del caso sperando nell’intervento dei tecnici dell’Arpa Biella. Proprio un anno fa il direttore dell’Arpa di Biella e di Vercelli, Bruno Barbera, aveva difeso la posizione dei propri tecnici e dell’ente accusato di non prendersi cura delle segnalazioni presentate periodicamente da Legambiente. Dati alla mano aveva dimostrato che gli uffici dell’agenzia hanno da tempo preso a cuore la vicenda, effettuando numerosi, continui e successivi campionamenti. Il direttore aveva fatto notare che «ad essere compromesso è il fondo del torrente, probabilmente a seguito di sversamenti di anni passati». I controlli vengono portati avanti dal 2011, quando per la prima volta, su sollecitazione del Comune di Portula, venne svolta un’approfondita indagine sul reticolo idrografico in cui è presente il rio Scoldo, in particolare nei comuni di Portula e Trivero, attraverso campagne di campionamento stagionali finalizzate a caratterizzare la qualità dei corpi idrici.

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