Cronaca
Fatture false per 600mila euro: nei guai un’azienda valsesiana
La ditta si occupa di produzione di sistemi idraulici. Scoperta dalla guardia di finanza di Borgosesia
Fatture false per 600mila euro: è finita nei guai un’azienda valsesiana che si occupa di produzione di sistemi idraulici.
La guardia di finanza di Borgosesia ha scoperto che l’azienda utilizzava un particolare meccanismo evasivo, mediante l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, con importi ammontanti, in media, a circa l’80 per cento dei costi totali sostenuti. Il tutto finalizzato all’abbattimento sia del reddito prodotto sia dell’imposta sul valore aggiunto dovuta all’erario sulle vendite. In particolare l’impresa, per perseguire il suo scopo, si è avvalsa dell’utilizzo sia di fatture inerenti false lavorazioni esterne, per le quali la società chiedeva ai soggetti compiacenti il rilascio di blocchettari non compilati (su cui gli stessi apponevano unicamente la firma e il timbro ed era cura poi dei rappresentanti della società verificata, ultimarne la compilazione con il tipo di prestazione eseguita e i relativi importi – imponibile e iva ), sia di fatture inerenti l’acquisto di materiale di consumo da ditte che non avevano le capacità organizzative per poter far fronte alla cessione di una quantità così elevata di beni quali quelli ceduti.
L’attività ispettiva eseguita dalla fiamme gialle ha quindi permesso di far emergere un giro di fatture false per un ammontare complessivo pari ad 602mila euro, di elementi negativi di reddito non deducibili pari a 314mila euro e di un’Iva dovuta pari a 74.258 euro. Il rappresentante legale dell’azienda valsesiana è stato quindi denunciato alla Procura della Repubblica di Vercelli. Le ulteriori attività investigative svolte hanno inoltre portato alla scoperta di altre imprese totalmente sconosciute al fisco.
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