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Cronaca

Tensione a Valmaggiore dopo l’incendio: il Comitato segnala l’Anpi alla Questura

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«Chi ha autorizzato il presidio di sabato scorso a Quarona? E perché si parla sempre di “intimidazioni” senza riscontri di indagine?»

«Era autorizzato il presidio di solidarietà organizzato a Valmaggiore in seguito all’incendio doloso a danno di una abitazione?». A chiederselo è il Comitato cittadini della frazione di Quarona, che sull’argomento ha inviato una comunicazione a Questura e Procura della Repubblica. E’ dunque sempre alta la tensione in paese dopo l’incendio doloso appiccato nei giorni scorsi davanti alla porta dell’abitazione di Marco Bozzo Rolando.

L’altro sabato numerosi rappresentanti di associazioni (Anpi, Libera, Cgil, Arci, Arcigay, partiti di sinistra e altri) avevano organizzato una piccola manifestazione per dimostrare la propria vicinanza a Bozzo Rolando, peraltro vittima di altre intimidazioni. Ma il Comitato cittadini non la pensa allo stesso modo: «Innanzitutto – scrivono i portavoce – sarebbe meglio che si lasciasse il tempo alle forze dell’ordine per fare il loro lavoro e verificare responsabilità e motivazioni. C’è poi il continuo riferirsi a questi episodi come “intimidazioni” contro l’impegno del signor Bozzo nell’accoglienza dei migranti e nelle iniziative a loro sostegno, e resta un’ipotesi tutta da verificare. Soprattutto, a noi del Comitato preoccupano le eventuali conseguenze che potrebbero interessare la frazione: preferiremmo venisse tenuto un profilo basso, non che questi presidi diventino un’ulteriore occasione di provocazione per gli autori degli episodi».

L’attenzione del gruppo di cittadini si è soffermata sul presidio di sabato: «Diversi gruppi di persone, con bandiere e stendardi di associazioni nazionali e partiti politici hanno percorso le vie principali della frazione riunendosi infine nelle aree pubbliche davanti la residenza del signor Bozzo – scrivono a Questura e procura -. Ci chiediamo dunque se i promotori e gli organizzatori della riunione si siano attenuti alle “disposizioni relative all’ordine pubblico e alla incolumità pubblica” regolate dall’articolo 18 del “Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza” e conseguentemente, se avessero le necessarie autorizzazioni».

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