Cronaca
Un perito per far luce sulla morte di Andrea Lancini, 19 anni
Riprende domani il processo per la morte di Andrea Lancini, il 19enne morto cadendo da un cassero mentre stava svolgendo una attività di manutenzione sul tetto in una cascina a Rovasenda.
Riprende domani il processo per la morte di Andrea Lancini, il 19enne morto cadendo da un cassero mentre stava svolgendo una attività di manutenzione sul tetto in una cascina a Rovasenda. Il giudice procederà ad assegnare l’incarico a un perito che dovrà capire i lavori che dovevano essere eseguiti nel cassero. Nell’ultima udienza di un paio di settimane fa aveva preso la parola la proprietaria raccontando di quel ragazzo pieno di vita e sveglio che aveva iniziato a lavorare da un paio di mesi con grande passione. Il giorno dell’incidente la donna era in casa, stava attendendo il tecnico della caldaia. Guardando fuori vide il corpo di Andrea esanime e lanciò l’allarme, ma ormai non c’era più nulla da fare per lui. La donna è imputata insieme al suo collaboratore. L’accusa contesta l’omicidio colposo e il mancato rispetto delle norme anti infortunistiche. Il giovane aveva iniziato a lavorare nell’azienda da poco e nel tempo libero era portiere della Pro Roasio.
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