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Cronaca

“Volevo solo riempirli di fumo”. La difesa del valsesiano accusato di tentato omicidio per aver tappato il camino dei vicini

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Tappa il camino dei vicini: accusato di tentato omicidio. «Assurdo, volevo solo mandare indietro un po’ di fumo»

L’uomo aveva chiuso il foro del comignolo, e due villeggianti all’interno si erano sentiti male. «Ma non volevo certo ucciderli»

La difesa del valsesiano accusato di tentato omicidio

Non aveva di certo intenzione di fare del male ai vicini, solo “restituire” un po’ del fumo respirato dal loro camino.  E’ ripreso in tribunale il processo a carico di un 81enne di Alto Sermenza che è stato accusato di tentato omicidio per aver tappato il camino della casa che due villeggianti avevano affittato, con un sacco della spazzatura. E’ stato lo stesso uomo a deporre durante l’ultima udienza: «Non volevo fare del male e ho sbagliato. Ma ho solo “restituito” loro un po’ di fumo…»

Quel camino era stato oggetto già di diversi litigi. In particolare il fumo che ne usciva dava fastidio agli altri inquilini delle case vicine. Fin dalle origini era stato costruito a una altezza un poco inferiore rispetto alle altre abitazioni, e di fatto quando la stufa veniva accesa bastava poco perché il fumo andasse a lambire altri edifici.

Secondo quanto appurato dalle indagini, l’anziano quel giorno di agosto aveva deciso di mettere fine a quel fastidio, inserendo un sacco nero sulla canna fumaria dell’abitazione al piano terra dello stesso stabile. Poi l’aveva tolto, forse dopo essersi conto di avere esagerato: le indagini infatti non arrivarono subito a lui. Ma intanto i due villeggianti avevano dovuto uscire all’aperto.

Le deposizioni

L’anziano durante l’udienza ha spiegato che quel giorno aveva protestato con il proprietario dell’immobile per il fumo e questo ha detto che sarebbe intervenuto, poi in serata l’aveva richiamato visto che i suoi inquilini continuavano a tenere acceso il camino dando fastidio con il fumo tutto l’abitato. E così aveva deciso di mettere il sacco senza forse rendersi conto delle conseguenze.

Durante il processo anche il villeggiante, che era all’interno dell’abitazione con la compagna,  ha fatto la propria deposizione spiegando che la casa all’improvviso si era riempita di fumo. Sentendo uno strano odore erano usciti di corsa tossendo e con gli occhi rossi. Dalla denuncia i due  villeggianti hanno riferito dal giorno dell’incidente  hanno  un disturbo dell’adattamento e altri sintomi correlati. La donna ha dovuto anche entrare in terapia proprio per superare lo choc. I due si sono costituiti parte civile nel procedimento.

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