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Cultura e turismo

Aperte le ferrate del Falconera, la pioggia ”benedice” l’inaugurazione

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L’evento proposto in forma ridotta a casua del maltempo: annullate le ascensioni e la passeggiata

Una pioggia battente, con tanto di fulmini e saette, ha scandito l’inaugurazione delle “Ferrate del Falconera” costringendo gli organizzatori ad annullare sia l’ascensione del sindaco di Varallo Eraldo Botta e del vice sindaco di Civiasco Davide Calzoni con le guide alpine di Alagna, sia le ascensioni delle decine di partecipanti. Il programma prevedeva anche l’accensione di fumogeni tricolore durante la scalata da parte delle cordate e il passaggio aereo di Alberto Marchini a documentare l’avvenimento, con un fotografo a bordo dall’alto, oltre ai vari fotografi posizionati intorno e sulla parete medesima.

Il salone di Casa Serena era comunque gremito per assistere alla fase ufficiale dell’inaugurazione.
«Siamo giunti al termine di questa realizzazione che ha consentito soprattutto il recupero di molti sentieri e di una zona tanto bella quanto sconosciuta e abbandonata – dice Mauro Osti, assessore allo sport del Comune di Varallo -. Tutto questo grazie anche a un bel esempio di collaborazione tra comuni e volontariato».

Anche Carlo Cerli, sindaco di Civiasco conferma questa bella esperienza di collaborazione amministrativa. «Speriamo che questa collaborazione continui – dice – e va sottolineato che questo progetto, partito in sordina, ha coinvolto e interessato infine tanta gente che come noi sin dall’inizio ci ha creduto e ci ha lavorato».

Per questo motivo, sabato durante la presentazione, Botta ha fatto salire sul palco tutti coloro che hanno partecipato ai lavori per un applauso. «Eccoli – ha detto il primo cittadino -, è grazie a loro se oggi si è realizzato tutto questo, la parte bella della Valsesia», e ricordando la figura di Gianluca Buonanno, amministratore attento e orgoglioso della sua valle, ha salutato tutti con il motto intramontabile di “viva la Valsesia”.

Michele Cucchi, guida alpina di Alagna, dopo avere ricordato la bella e promettente figura di Massimiliano Lana a cui è stata dedicata la falesia di arrampicata in presenza di papà Bruno e mamma Gabriella, ha presentato un video molto toccante con foto e filmati di questa avventura, dalle prime riunioni ai sopralluoghi, ai lavori in parete e a quelli svolti dai volontari, emozionando tutta la platea. In sostituzione alla passeggiata panoramica, Edoardo Dellarole della Commissione scientifica Cai Varallo, ha presentato una presentazione video che ha dato una chiara idea della eccezionalità del luogo e di questa semplice passeggiata dalle panoramiche e dagli spunti scientifici inaspettati e ben documentati dai pannelli descrittivi posti sui sentieri.

Infine ha preso la parola Ferruccio Baravelli, il promotore e ideatore del progetto, per raccontare alcuni aneddoti e misteri di questa avventura che ha personalmente vissuto dal primo giorno. «Sono convinto che il segreto di questo successo – ha detto Baravelli – sia da ricercare nell’ambiente buono dove è nato, grazie a una squadra fantastica composta da amministratori sensibili, professionisti capaci e volenterosi nonché da tanti volontari che amano la loro terra, circa una ottantina, che hanno lavorato a questa realizzazione. Questa è la Valsesia sana, quella che non si lamenta e non critica, ma propone, lavora in prima persona e realizza. Oggi ha vinto il territorio, vincono i valsesiani. Oggi forse sarebbe con noi anche chi ha condiviso questo progetto, Gianluca Buonanno. Non so cosa ci avrebbe detto ma sicuramente so come ci avrebbe salutato e come anche io vi saluto: viva la Valsesia, sempre…. anche quando piove».
Il gruppo ha poi raggiunto la partenza dei sentieri dove, sotto l’ombrello, il vice parroco don Gianpaolo Zanetti ha benedetto tutto il complesso e dove i sindaci di Varallo e Civiasco hanno tagliato il nastro aprendo di fatto l’accesso a tutto il complesso.

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