Cultura e turismo
Romagnano, gli ”In the kitchen” sul palco da 25 anni
Era il 1989 quando Marco Negro tornò dall’Irlanda con un nuovo amore musicale… E da lì cominciò la storia della band
Venticinque anni insieme. E’ il traguardo raggiunto dalla band folk rock romagnanese “In the kitchen”, che ha festeggiato il quarto di secolo con un concerto reunion. Massimo Losito alla fisarmonica, Lorenzo Prealoni al tin whistle, Marco Negro al bouzouki, Massimo Zanetti al violino, Paolo Fiandaca alla chitara acustica, Michele Pompa al basso e Giorgio Apostolo alla batteria hanno regalato ai fan le loro inconfondibili note capaci di spaziare dalle atmosfere irlandesi alle musiche tipiche del Piemonte. Proprio da un viaggio in Irlanda ha inizio la loro avventura: era il 1989 quando il romagnanese Marco Negro tornò dall’Isola Smeralda con un flauto irlandese e un nuovo amore per la sua musica. «Tra amici, ascoltavamo già musica irlandese tradizionale, con strumenti come il violino, l’arpa e le cornamuse, ma eravamo anche appassionati al gruppo inglese “The Pogues” – raccontano i musicisti – che mischiava i ritmi irlandesi con i testi del cantante Shane MacGowan , che parlavano di vita metropolitana, con il punk. Questo insieme per l’epoca era una novità».
Le prime prove del neonato gruppo si tengono nei sotterranei dell’ex cartiera Burgo di Romagnano: «Sembravano davvero delle catacombe – ricordano ridendo – ma vedere la “sala prove” illuminata con i lumini era anche affascinante, in un certo senso». All’inizio degli anni Novanta il gruppo trova invece spazio nell’ex collegio convitto Curioni, all’epoca semi abbandonato: per la precisione, viene concesso loro l’uso della cucina, da cui il nome “In the kitchen”, in inglese appunto “In cucina”. «Abbiamo cominciato con pezzi irlandesi, per poi passare alle canzoni dei “Pogues”, di cui amavamo il repertorio – ricordano –, poi nel corso degli anni abbiamo iniziato ad avvicinarci alla musica tradizionale piemontese, grazie al professore grignaschese Alberto Lovatto».
Da qui il gruppo sviluppa un repertorio di canti popolari risalenti al periodo tra Ottocento e Novecento riarrangiati in chiave folk rock. Non sono mancate le incisioni: «Allora Borgomanero era pieno di band locali e si organizzavano spesso dei concorsi per le band giovanili – rammentano – abbiamo preso parte a uno di questi con concerto finale nella palestra del liceo don Bosco: il premio erano delle ore di registrazione in sala prove a Gravellona Toce e lì abbiamo registrato la prima demo». “Side salad” è stato registrato su cassetta, mentre “In the kitchen” è una raccolta live registrata a Varallo nel 2001. All’evento, che aveva visto un’enorme partecipazione, aveva cantato il novarese Francesco Vanetti, in seguito scomparso, che il gruppo ha ricordato nella reunion. “Ci vediamo tutti al bar” è invece una raccolta postuma. I brani del gruppo si possono ascoltare anche su Spotify.
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