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Cultura e turismo

Trivero ha ricordato la tragedia di Deborah Rizzato

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La giovane cossatese fu uccisa in frazione Fila nel 2005 mentre stava andando a lavorare

Un quadro dedicato alla memoria di Deborah Rizzato e di tutte le donne vittime di violenza. L’amministrazione comunale di Trivero ha deciso di ricordare la giovane cossatese uccisa in frazione Fila nel 2005. Da anni anni, nonostante le denunce, il suo aguzizono la molestatava e perseguitava. La 25enne è stata uccisa in una mattina, mentre si recava al lavoro e viveva la sua quotidianità. Un dramma che sabato ha fatto da filo conduttore all’evento organizzato al teatro Giletti. E l’affluenza non si è fatta attendere: molte persone hanno assistito ai vari interventi e ai momenti di ricordo, riflessione, poesia e musica; presenti anche i familiari di Deborah.

«Ho voluto indossare la fascia tricolore – ha detto il sindaco Mario Carli – perché il 25 novembre è una data che interessa tutti e perché è giusto rendere omaggio a Deborah e a chi ha perso la vita per mano del suo aguzzino». Ha fatto poi il suo intervento la senatrice Nicoletta Favero, che ha posto l’attenzione su questo dramma che colpisce molte donne. «Deborah – ha detto la parlamentare biellese – ha subìto un martirio, una violenza immensa. Era andata a lavorare come tante giovani nella sua fabbrica, ma è stata fermata nel parcheggio da un vigliacco, dal proprio persecutore. Bisogna ascoltare le donne, le loro denunce, bisogna far sì che vengano ascoltate, accolte. Non si può più accettare questa mattanza. Bisogna agire perché è una questione che interessa tutti. Mi auguro che si riesca al più presto creare una Commissione d’inchiesta che vigili e faccia monitoraggio, per garantire più sicurezza. Io spero ci sia questo regalo».

I presenti hanno poi avuto modo di ammirare l’opera d’arte creata dal laboratorio “Materiali di Scarto” di Torino che realizza esperienze artistiche ridando fiducia a persone in difficoltà. Hanno mostrato il quadro, realizzato in iuta, don Giampaolo Pauletto e Gerlando Ingoglia. Quest’ultimo ha voluto donare anche ai familiari un quadro raffigurante un cuore con il nome della ragazza uccisa. «Ringrazio davvero tutti – ha detto con commozione la sorella di Deborah – per questi quadri e per aver ricordato quel dramma di undici anni fa». Hanno fatto il loro intervento anche i membri delle associazioni ed enti che lavorano affinché chi subisce violenza abbia un supporto psicologico e un aiuto concreto. Sul palco Paola Pomati del Cissabo e della Casa rifugio di Biella, Luisa Ronco e Flaviana Desogus dello sportello antiviolenza “Non sei sola”, Rita De Lima dell’associazione Voci di donne e l’associazione Paviol di Biella.

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