Cronaca
Poliziotto costretto a fare test di omosessualità: risarcito con 10mila euro
Un agente scelto di polizia penitenziaria ha presentato un ricorso al Tar del Piemonte ottenendo un indennizzo.
Poliziotto costretto a fare test di omosessualità: risarcito con 10mila euro. Un agente scelto di polizia penitenziaria ha presentato un ricorso al Tar del Piemonte ottenendo un indennizzo.
Poliziotto costretto a fare test di omosessualità: risarcito con 10mila euro
Quando era in servizio a Vercelli era stato sottoposto a un esame psichiatrico per verificare se fosse omosessuale. Ora un agente scelto di polizia penitenziaria ha presentato un ricorso al Tar del Piemonte, ottenendo un indennizzo di 10mila euro per “danno morale”. La somma è stata messa in carico al ministero della Giustizia.
I test erano stati ordinati dopo una segnalazione (risultata falsa) di due detenuti nel carcere dove l’agente prestava servizio. Il Tar nella sentenza rileva che fu messa in dubbio l’idoneità al lavoro del poliziotto “veicolando l’idea per cui l’omosessualità attribuitagli potesse essere un disturbo della personalità”.
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Un test per “fare chiarezza”
In pratica, secondo l’opposizione, l’amministrazione carceraria ordinò il test per “fare chiarezza” sulla personalità dell’agente. Secondo il Tar si è trattato di una decisione «arbitraria e priva di fondamento giuridico oltreché tecnico-scientifico», una «indebita sovrapposizione» tra orientamento sessuale e disturbo della personalità.
Il ricorso fu presentato nel 2022: nel mentre, l’agente era preoccupato dalla possibilità che la situazione potesse turbare la famiglia. Chiese e ottenne il trasferimento.
Foto d’archivio
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Pol
20 Aprile 2024 at 13:25
sarebbe utile sapere che sanzioni siano state prese ai due calunniatori e [ delinquenti]