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Un piccolo centro del Biellese inventa la “multa morale”

A Sagliano Micca un foglio rosa avvisa gli automobilisti che hanno commesso un’infrazione, pregandoli di non rifarlo.

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Un piccolo centro del Biellese inventa la “multa morale”. A Sagliano Micca un foglio rosa avvisa gli automobilisti che hanno commesso un’infrazione, pregandoli di non rifarlo.

Un piccolo centro del Biellese inventa la “multa morale”

Ci sono amministrazioni comunali che, pensando alla sicurezza o al rispetto del codice della strada, attuano politiche repressive, anche per fare cassa in un momento in cui i trasferimenti dal Governo e dalle Regioni scarseggiano. Ma ce ne sono altre che, invece, optano per politiche educative prima che repressive, magari con iniziative originali. Come accade in questi giorni a Sagliano Micca, piccolo centro della Valle Cervo, dove l’amministrazione guidata dal sindaco Alessandro Blotto ha lanciato la cosiddetta “multa morale”.   Lo riportano i colleghi di Prima Biella.

Si tratta in sintesi di un avviso bonario, che viene utilizzato in caso di violazioni di entità moderata. Il vigile non stacca la multa “vera”, ma si limita a lasciare all’automobilista un foglio di colore rosa che segnala l’infrazione. Con una frase: “Oggi lei ha risparmiato i soldi di una multa, ma per favore non lo faccia più”.

Non si va avanti all’infinito

Ovviamente, specificano gli amministratori, la cosa non andrà avanti all’infinito. Questa è una campagna di sensibilizzazione, per cui a un certo punto avrà esaurito il suo compito e si tornerà a staccare multe vere.

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2 Commenti

1 Commento

  1. Aldo

    9 Ottobre 2024 at 9:27

    Ottima iniziativa che anche altre località dovrebbero adottare. Penso che l’Agente dovrebbe annotarsi, magari anche digitalmente, la targa dell’auto e, all’eventuale terza volta, comminare la sanzione.

  2. Angelo Turiano

    9 Ottobre 2024 at 22:50

    Se il biglietto lo mettessero il Sindaco, la Polizia Locale o gli ausiliari del traffico, dovrebbero essere indagati per il reato previsto dall’art. 328 del codice penale (omissione di atti d’ufficio). Diverso sarebbe se lo facesse un volontario che non ricopre il ruolo di pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio. Ma, mettiamola in altri termini. Perché quel Sindaco si arroga il diritto di stabilire che nel suo territorio, per un tempo che decide lui, per le violazioni che dice lui non si applica il Codice della Strada che é un decreto legislativo (atto avente forza di legge)? Pessimo esempio di educazione civica. O no? Poi, immaginate la situazione in cui si caccerá il Sindaco quando un cittadino lamenterá disparitá di trattamento per aver sofferto una sanzione vera mentre altri il giorno prima o quello seguente avranno ricevuto solo “l’avviso di cortesia”.

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