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Insulti razzisti all’ex sindaco: a Lenta scia polemica dopo il voto
Pino Rizzi accusa gli avversari: mi hanno attaccato. Replica Sergio Parini: è stato lui a provocare i nostri elettori.
Insulti razzisti all’ex sindaco: a Lenta scia polemica dopo il voto. Pino Rizzi accusa gli avversari: mi hanno attaccato. Replica Sergio Parini: è stato lui a provocare i nostri elettori.
Insulti razzisti all’ex sindaco: a Lenta scia polemica dopo il voto
L’ex sindaco spodestato accusa: dopo il voto insulti razzisti contro di me. E il nuovo primo cittadino replica: niente di vero, il più scalmanato era lui. Il riferimento è a quanto è (sarebbe) accaduto lo scorso lunedì pomeriggio, quando a Lenta, come in altri centri che erano andati al voto, si stavano concludendo gli scrutini per dedicedere chi avrebbe amministrato il paese nei prossimi cinque anni.
Sta di fatto che Giuseppe “Pino” Rizzi ha disertato il consiglio di insediamento. «Questo perché non volevo nuovamente essere bersaglio di insulti razzisti e offensivi. Non sono un codardo, ma cerco di mettere soltanto un po’ di buon senso ed evitare tensioni».
I fatti secondo Rizzi
Rizzi ripercorre i fatti: «Lo scorso lunedì subito dopo lo scrutinio uscendo dal municipio mi hanno insultato, parole pesanti e razziste. Ne ho fatte di campagne elettorali, ma un comportamento così non è mai stato tenuto con nessun avversario. Per prima cosa c’è il rispetto della persona». Da ricordare, che Rizzi è originario di Castellaneta, centro della Puglia, con il quale anche da amministratore ha sempre mantenuto un legame: «Lenta e Castellaneta sono i miei paesi». Da qui sarebbero arrivati i “terrone” fuori dal municipio.
Alle provocazioni Rizzi ha risposto? «Certo, ho chiesto dove erano finiti i 420 voti che avevano preso al referendum, visto che alla fine hanno vinto con 292 voti, appena 17 in più della mia lista».
Ma la cosa non sarebbe finita lì. «Mi sono trovato con i miei al bar – riprende Rizzi – e anche lì sono stato bersagliato di insulti. Mi sembra che si stia esagerando con questo clima iniziando da quando si è cominciato a parlare della fusione. Quando sono stato insultato c’era anche l’attuale sindaco di nuova nomina che non ha fatto nulla per cercare di stemperare gli animi. Non ha preso posizione, nulla».
La replica del nuovo sindaco
Ma il nuovo sindaco Sergio Parini rimanda le accuse al mittente: «Rizzi travisa i fatti e fa accuse infamanti. La verità è questa: all’uscita del seggio, furente per essere stato sconfitto, era proprio il Rizzi ad inveire sui presenti, affrontandoli con una sequenza di faccia a faccia verso tutti coloro che nel tempo sia erano dimostrati critici nei suoi confronti».
E Parini sottolinea: «Purtroppo il più scalmanato era proprio lui, il Rizzi, che trovava in tutti i presenti adeguate repliche alle sue farneticazioni. Repliche che comunque non eccedevano la concitazione del momento e men che meno entravano in campi di cui neppure il Rizzi conosce i confini quali il supposto “razzismo».
Per Parini non è la prima volta non è un episodio nuovo quello accaduto lunedì scorso dopo l’esito del voto: «Avremmo dovuto attenderci una sceneggiata del genere, che avviene ogni qualvolta vengano messe in discussione le sue posizioni. E’ successo in molte occasioni che perdesse le staffe, soprattutto da quando sostenne con arroganza e in evidente spregio alla volontà dei lentesi, la procedura di fusione con Gattinara con conseguente estinzione di Lenta. Non si limitò neppure all’otto maggio di un anno fa nel referendum ed è successo ora. Respingo pertanto le accuse che ritengo infamanti poste al solo scopo di compromettere il voto democratico a lui sfavorevole».
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