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Lutto a Gattinara per il maresciallo Di Benedetto, morto a soli 60 anni
Partecipò alla missione in Libano e fu in servizio nella caserma di Lenta.
Lutto a Gattinara per il maresciallo Di Benedetto, morto a soli 60 anni. Partecipò alla missione in Libano e fu in servizio nella caserma di Lenta.
Lutto a Gattinara per il maresciallo Di Benedetto, morto a soli 60 anni
Molti lo conoscevano bene, in bassa Valsesia. Il maresciallo Lucio Di Benedetto era noto in zona perché operò nel reggimento Cavalleggeri di Lodi a Lenta. Inoltre parte della sua famiglia risiede a Gattinara, località che spesso il militare raggiungeva, sebbene risiedesse in Toscana. Di Benedetto si è spento a soli 60 anni: le esequie sono state celebrate lo scorso fine settimana.
E sono stati i colleghi del comprensorio di Lenta i primi a unirsi al dolore della famiglia per la recente perdita.
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Un vero servitore della Patria
«Era un vero e proprio servitore della patria – spiega il luogotenente Mario Rizzi -. Dal 1983 al 1995 fu al servizio a Lenta. Non era solo un militare più volte in missione in Libano, proprio quando era nel Vercellese, e in Afghanistan, ma anche un uomo dalle passioni autentiche».
Nella realtà di Lenta il militare visse la missione in quel Paese allora come ora martoriato dalla guerra. «Arrivò da noi nel marzo del 1983, aveva 19 anni – prosegue Rizzi -. Proveniva dai corsi regolari della scuola allievi sottufficiali di Viterbo, dopo un corso che lo qualificò capocarro M47. Dopo qualche giorno il suo comandante di squadrone, gli comunicò che era stato designato per la missione di pace in Libano. Lucio non sapeva cosa fosse questa missione e perché dovesse andare proprio lui, ma accolse il comando. Seguirono quattro mesi di addestramento e poi la partenza insieme ad altri colleghi del Plotone Blindo con destinazione Cipro, per poi imbarcarsi su una nave per Beirut».
Ferito da un cecchino
L’esperienza lo segnò. «Venne ferito alla guancia sinistra da una pallottola sparata da un cecchino mentre era fuori dalla botola del capocarro. Dopo 35 anni si presentarono le stesse scene in Afghanistan, e così dopo sei mesi attese il cambio».
Come accennato, spesso Di Benedetto faceva ritorno In Bassa Valsesia. «Due volte all’anno tornava a Gattinara dove vive ancora il fratello impegnato in una azienda della zona». Tanti i passatempi che l’uomo coltivava. «Amava la caccia, il mare, i motori, campi in cui si distingueva per abilità e ingegno. La priorità per lui è sempre stata la famiglia».
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