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Bambini ed esposizione al sole: cosa sapere per evitare rischi

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Bambini e protezione dal sole
Bambini e protezione dal sole (© Depositphotos)

L’estate è ormai nel pieno e dopo un anno trascorso tra i banchi di scuola, i bambini possono finalmente godersi delle divertenti giornate al mare o in piscina.

Far trascorrere questi momenti ai piccoli non può che essere positivo, anche per consentir loro di familiarizzare con l’acqua e di acquisire dimestichezza con il nuoto, ma non bisogna mai dimenticare che i raggi solari possono divenire un nemico.

Quanto detto vale anche per gli adulti, certamente, ma quando si parla di esposizione solare dei bambini, sono assolutamente necessarie delle accortezze maggiori.

Esposizione ai raggi solari dei più piccoli: perché occorre particolare attenzione

Le ragioni per cui l’esposizione solare dei più piccoli richiede una maggiore attenzione sono molteplici, a cominciare dal fatto che la loro pelle è molto più vulnerabile e delicata.

Più esattamente, la pelle dei piccoli non ha ancora sviluppato degli adeguati meccanismi di autodifesa, come la produzione di melanina: l’abbronzatura, che tanti adulti considerano un autentico obiettivo estetico, altro non è che il risultato di un naturale meccanismo di difesa della pelle per proteggersi dall’esposizione a raggi solari intensi.

Bisogna inoltre considerare che l’organismo dei più piccoli ha delle capacità di autoregolazione inferiori rispetto a quelle degli adulti, inoltre eventuali ustioni in età infantile, o anche adolescenziale, possono nel lungo periodo rivelarsi maggiormente pericolose per quel che concerne la possibilità di sviluppare delle patologie della pelle, anche di tipo tumorale.

Se si considera inoltre che i bambini hanno una percezione pressoché nulla di tale pericolo, e che si lasciano coinvolgere dai bagni in acqua, dai giochi e dai divertimenti senza badare allo scorrere del tempo, risulta ancor più evidente perché i genitori, o comunque gli adulti che sono con loro, dovrebbero essere molto attenti nel proteggerli da sole.

Sulla base di quanto detto, dunque, quali possono essere dei suggerimenti utili?

Dei preziosi consigli pratici per evitare rischi

L’esposizione al sole nei bambini non deve essere demonizzata, ma deve sempre avvenire con la massima attenzione. A sottolinearlo è anche il portale https://fitostimolineperte.it/, spazio di divulgazione scientifica curato da Fitostimoline®, noto marchio di dispositivi medici specializzati nella cura della pelle. In un approfondimento dedicato alle scottature nei più piccoli, viene ribadita l’importanza di proteggere la loro pelle con prodotti solari adeguati, specifici per l’età e per il fototipo, al fine di prevenire danni cutanei anche gravi.

Essi devono essere ad elevata protezione e specifici per bambini; le alternative, fortunatamente, non mancano, si consiglia però di orientarsi verso i solari dei marchi più blasonati, affinché possano garantire la dovuta affidabilità.

L’applicazione del prodotto deve avvenire non appena l’esposizione ha inizio, senza temporeggiare, inoltre è bene ribadire l’applicazione ad intervalli regolari, soprattutto dopo che i piccoli hanno fatto il bagno.

Anche l’abbigliamento è molto importante: far indossare ai piccoli un cappello, possibilmente largo e dalla vestibilità morbida, è molto utile per proteggerli dai raggi solari, inoltre l’esposizione a petto nudo dovrebbe essere limitata: in altri frangenti è preferibile che i piccoli indossino una t-shirt.

Anche gli occhi dei bambini devono essere ben protetti, si raccomanda dunque l’utilizzo di occhiali da sole e, ovviamente, si raccomanda di scegliere dei modelli di qualità: prima di procedere all’acquisto, è importante accertarsi che gli occhiali siano muniti di certificazione UV 100% (o UV400), che comprova appunto la capacità di garantire una protezione di livello totale.

Errori comuni sono quelli di ritenere che stare sotto l’ombrellone, oppure esporsi al sole in una giornata dal cielo coperto, non richieda alcuna protezione: non è affatto così, perché i raggi UV raggiungono ugualmente la pelle, se pur in modo meno marcato, dunque proteggere la pelle dei piccoli è indispensabile anche in questi casi.

Per il resto, vale anche la regola più semplice, ma non per questo meno preziosa, ovvero quella di evitare l’esposizione nelle ore più calde.

L’intensità dei raggi solari registra delle differenze davvero notevoli tra le ore centrali della giornata e quelle, ad esempio, del tardo pomeriggio o della prima mattina, di conseguenza non può che essere un’abitudine virtuosa quella di evitare di portare i piccoli al mare o in piscina nella fascia oraria compresa, indicativamente, tra le 11:00 e le 16:00.

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