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Come è stato accolto l’IT Wallet in Italia?

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Codice binario
Codice binario (© Depositphotos)

Grazie all’incredibile progresso tecnologico degli ultimi anni, tuttora in crescente sviluppo, sempre più servizi e attività quotidiane hanno subito un sostanziale processo di semplificazione. Questo ha permesso loro di rendersi sempre più accessibili, intuitivi e di restituire un comfort via via maggiore agli utenti.

Basti pensare a utilities come i negozi online, che ci permettono di acquistare beni o servizi di ogni genere rimanendo comodamente dentro le mura di casa, così come le app che permettono di prenotare visite mediche, servizi postali e spedizioni direttamente online, senza la necessità di spostarsi dal proprio domicilio.

Ovviamente, con tutte queste potenzialità, anche il governo italiano ha tentato di creare un qualcosa che potesse essere di aiuto ai cittadini, unendo più servizi sotto un’unica applicazione, ovvero l’IT Wallet, con il quale si sta cercando di digitalizzare la maggior parte dei servizi pubblici e anche alcuni privati.

La digitalizzazione: dal gioco online ai servizi pubblici

Come già accennato, la digitalizzazione ha letteralmente trasformato le modalità di fruizione di tantissimi servizi. Tramite essa infatti è possibile svolgere un numero sempre crescente di azioni, come ad esempio giocare al casinò online, avere accesso a tutta una serie di documenti e, adesso con l’IT Wallet, godere di una comodità ancora superiore.
Proprio quest’ultimo infatti cerca di essere uno strumento che vuole semplificare la vita dei cittadini italiani, offrendo tra le altre cose, queste funzioni:

  • Accesso a documenti: la digitalizzazione li rende reperibili sempre, ovunque e in pochi secondi;
  • Interfacciarsi con i servizi pubblici: accedere digitalmente ai servizi di vari enti, come ad esempio l’agenzia delle entrate o L’INPS;
  • Firma digitale: consente di apporre la propria firma in maniera digitale su tantissimi documenti;
  • Effettuare pagamenti: si possono pagare le varie tasse e imposte direttamente da questa app.

Dal prossimo gennaio 2025, i cittadini, tramite il proprio smartphone,avranno accesso a tantissimi servizi governativi. E soprattutto lo faranno in totale sicurezza, poiché l’accesso all’IT Wallet si deve effettuare per forza tramite SPID oppure la nuova carta d’identità digitale.

Accoglienza degli italiani verso l’IT Wallet

Se, da una parte, le potenzialità che questo nuovo strumento offre ai cittadini sono davvero molte, dall’altra si è dovuta scontrare contro una difficoltà molto prevedibile, ovvero la disabitudine di molti cittadini a utilizzare il digitale, soprattutto tra i più adulti.

Tra le nuove generazioni, infatti, soprattutto quelle già abituate ad utilizzare servizi digitali come lo SPID, l’accoglienza verso l’IT Wallet è stata molto positiva. Tantissimi servizi raccolti sotto un’unica app che, tra le altre cose, permette di risparmiare tantissimo tempo evitando code inutili e di presenza, nelle sedi apposite per questi servizi.

Discorso ben diverso invece per una buona parte di italiani in età adulta avanzata, i quali stanno facendo molta fatica ad accettare e ad abituarsi a queste nuove opzioni per accedere a tali servizi. Oltre alla mancata dimestichezza con queste nuove app tecnologiche, questa parte di popolazione ha anche espresso enorme preoccupazione per i propri dati personali e la loro privacy.

Inoltre questi sistemi non sono esenti da piccoli malfunzionamenti, come per il resto ogni applicazione digitale, e questo non ha sicuramente aumentato le “simpatie” del popolo verso l’IT Wallet.

Strumento essenziale che necessita di crescere

L’IT Wallet, insomma, è sicuramente uno strumento che presto diventerà essenziale nel nostro vivere quotidiano. Già apprezzato dalle nuove generazioni, le quali dimostrano notevole dimestichezza con queste app, l’IT Wallet ha riscontrato una certa resistenza solo da coloro che non riescono ad abituarsi a questa nuova forma digitale dei servizi.

Ma non si può certo fermare l’avanzata tecnologica per una parte di popolazione, però si potrebbe porre un piccolo rimedio a questa diffidenza magari proponendo più corsi istruttivi e formativi sull’utilizzo dell’IT Wallet, sempre mantenendo un livello di passaggio graduale a questa nuova digitalizzazione.

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