Idee & Consigli
La regolamentazione del gioco d’azzardo in Italia: stato attuale e prospettive

Il fenomeno del gioco d’azzardo in Italia rappresenta un comparto rilevante sotto il profilo economico, sociale e normativo. Negli ultimi anni, la diffusione delle piattaforme digitali ha amplificato la portata di questa attività, rendendo necessaria una costante revisione dell’impianto legislativo a tutela dei consumatori e dell’ordine pubblico.
Il quadro normativo di riferimento
In Italia, il gioco d’azzardo è regolamentato dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM), ente preposto al rilascio delle concessioni per gli operatori legali. Le disposizioni principali si fondano sul Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (TULPS) e sul Decreto Legislativo n. 231/2007, che stabilisce le misure per prevenire l’utilizzo del sistema finanziario a fini di riciclaggio.
Solo gli operatori in possesso di regolare licenza ADM possono offrire giochi a distanza nel rispetto delle normative nazionali. Questa regolamentazione consente non solo il controllo fiscale dell’attività, ma soprattutto l’adozione di misure per la protezione dei soggetti vulnerabili, come il divieto di gioco per i minori e la promozione del gioco responsabile.
Piattaforme non AAMS: quadro internazionale e rischi
Accanto all’offerta legale, è presente una pluralità di piattaforme non AAMS, cioè non autorizzate dallo Stato italiano. Molti utenti, spinti da bonus più generosi o da un catalogo di giochi più ampio, accedono a questi siti, i quali sono spesso regolati da autorità estere, come la Malta Gaming Authority.
Un’analisi aggiornata di questi operatori è consultabile sul portale Esports Insider, che fornisce un approfondimento, evidenziando aspetti come l’affidabilità, le licenze internazionali e le modalità di deposito e prelievo.
Tuttavia, è importante sottolineare che tali piattaforme non offrono le stesse garanzie previste dal diritto italiano. In caso di controversie, infatti, il consumatore non può avvalersi della protezione dell’ordinamento nazionale, esponendosi a rischi maggiori.
Evoluzioni attese e misure di contrasto
Il legislatore italiano è attualmente impegnato in una fase di revisione dell’intero assetto normativo del comparto. Tra le misure più discusse figura l’introduzione di un registro nazionale unico per l’autoesclusione, sulla scorta di analoghe esperienze europee, e una maggiore integrazione dei sistemi di monitoraggio per contrastare il gioco patologico.
Secondo i dati più recenti dell’Istituto Superiore di Sanità, oltre il 40% della popolazione adulta ha praticato almeno una forma di gioco nel corso del 2023, con una crescita significativa tra le fasce giovanili. Una tendenza che impone una riflessione seria sull’efficacia delle attuali politiche di prevenzione e sensibilizzazione.
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