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Alpino di Maggiora morto a 68 anni, sette mesi dopo un incidente

Biagio Mitideri era caduto in moto nel luglio 2024: e alla fine quel trauma si è rivelato fatale.

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Alpino di Maggiora morto a 68 anni, sette mesi dopo un incidente. Biagio Mitideri era caduto in moto nel luglio 2024: e alla fine quel trauma si è rivelato fatale.

Alpino di Maggiora morto a 68 anni, sette mesi dopo un incidente

Sono stati celebrati nella chiesa parrocchiale di Maggiora i funerali di Biagio Mitidieri, alpino del gruppo Ana del paese. Mitidieri aveva solo 69 anni ed è mancato a causa delle complicanze seguite a un incidente stradale avvenuto lo scorso luglio.

Appassionato centauro, Mitidieri aveva perso il controllo della sua moto nei pressi di Cesara, sulla sponda ovest del Lago d’Orta. Pur non avendo fortunatamente coinvolto altre persone o altri mezzi, lo schianto gli aveva procurato gravi traumi che, a distanza di diversi mesi, gli sono stati fatali.

Alle esequie hanno partecipato molti rappresentanti degli alpini, tra cui il presidente sezionale Giancarlo Manfredi e i gagliardetti dei gruppi di Maggiora, Boca, Borgomanero e Arona. Il feretro è arrivato alla chiesa scortato da una quindicina di motociclisti. «Biagio lascia un vuoto incolmabile – afferma il presidente degli alpini maggioresi Paolo Jean -. Era un mio validissimo collaboratore, il mio “braccio destro”».

Alpini e moto, due passioni

Dopo aver lavorato come elettricista nelle Ferrovie dello Stato, al raggiungimento della pensione Mitidieri aveva potuto dedicarsi con più tempo alle sue due grandi passioni: le moto e gli alpini. Del gruppo di Maggiora era stato socio fin dalla fondazione, avvenuta il 2 aprile 1995 per iniziativa di Antonio Cardillo.

Era presto diventato consigliere, incarico che aveva mantenuto fino alla fine. «Biagio è stato il socio che tutti i capigruppo vorrebbero avere – aggiunge Jean -. Sensibile ai valori della Patria e della Bandiera, partecipe a tutte le iniziative del gruppo, sempre presente e operoso, di esemplare lealtà. Quando una decisione o un’attività non lo convincevano, esprimeva puntualmente e apertamente le sue osservazioni, stimolando tutti a fare meglio. Nel 2008 era entrato a far parte dei volontari di Protezione civile, emanazione del gruppo alpini, rendendosi sempre disponibile nei numerosi impegni della squadra».

Organizzatore dell’Alpin Bike

Insieme ad Alberto Marucco, Mitidieri è stato anche tra gli organizzatori dell’Alpin Bike, prova non competitiva di mountain bike, tuttora nel calendario annuale degli appassionati di mtb. In tale veste è stato tra i promotori della squadra sezionale Cusio Omegna, partecipando ai campionati nazionali Ana.

«Anche grazie al suo apporto, la squadra si è sempre distinta per gli ottimi piazzamenti e per l’esemplare comportamento nelle competizioni – conclude il presidente del gruppo alpini di Maggiora -. Sportività, lealtà, correttezza e rispetto hanno sempre caratterizzato le sue partecipazioni». Mitidieri lascia la moglie Christine, il figlio Gilles, gli adorati nipoti Elodie, Ermes ed Elena, la mamma Tanina e il fratello Franco.

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