Politica
L’ex consigliera di Valdilana: «Ho sempre detto no alla fusione, ora i fatti mi danno ragione»
Dall’ex consigliera comunale di Trivero Lidia Villanova riceviamo e pubblichiamo.
L’ex consigliera di Valdilana: «Ho sempre detto no alla fusione»
Recentemente è stato pubblicato sui social un mio intervento risalente ai tempi della famigerata propaganda elettorale a favore della fusione dove esponevo i miei dubbi e le mie perplessità che venivano nascoste per raggiungere l’obiettivo.
Sono passati ormai tre anni e sono sempre più convinta del mio secco “no” alla fusione. Ricordo che durante gli incontri le quattro amministrazioni uscenti promettevano mari e monti, a partire dai servizi che non sarebbero mai diminuiti… Anzi, sarebbero stati più efficienti e ben distribuiti sul territorio!
Un bilancio delle promesse disattese
Le scuole dovevano essere assolutamente intoccabili, mentre stiamo assistendo alla chiusura continua di plessi perfettamente funzionanti e funzionali al vasto territorio, senza dar peso ai problemi logistici che creano alle famiglie.
La fusione nasceva anche per ostacolare la continua perdita di popolazione, individuandola come unica soluzione; invece, stiamo assistendo di anno in anno a un continuo decremento, le nascite sono ridotte al minimo e i famosi progetti per attirare nuove famiglie rimangono solo degli spot pubblicitari per una triste campagna elettorale.
Molti dipendenti comunali ormai esausti dal sovraccarico di lavoro preferiscono andarsene. E anche il commercio risente di tutto ciò. Insomma, basta guardarsi intorno e si vedono vetrine vuote in ogni angolo, disservizi continui su tutto il territorio.
Impensabile ai giorni nostri, ma si ripropone spesso il problema della mancanza dell’acqua potabile nelle frazioni più popolose.
La fusione? Una scelta sbagliata
Mi chiedo, ma la macchina “Valdilana” alla fine sta funzionando? L’amministrazione, per discolparsi, continua a dare la colpa a situazione pregresse alla fusione dimenticando che erano loro stessi ad amministrare. Con le loro improbabili “visioni” sul futuro in due anni e mezzo sono riusciti a distruggere tutto ciò che era stato messo in piedi a fatica negli anni dai vecchi municipi.
Il gruppo “Cambiamento per Valdilana” al momento è l’unica nota meno stonata, stanno tentando in ogni modo di arginare l’arroganza e la prepotenza dei nostri attuali amministratori, senza dimenticare che minoranza vuol dire perdere a ogni votazione.
Voglio concludere chiedendo a tutti i miei concittadini se sono veramente convinti che la fusione sia stata la scelta giusta; e se questa maggioranza sia davvero all’altezza della situazione che hanno tristemente creato.
Lidia Villanova, ex consigliera di Trivero
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Giovanni
14 Febbraio 2022 at 10:02
La principale attività della politica (sia essa locale o nazionale) è trovare un colpevole “pregresso” al quale addossare le colpe della malagestione e delle inefficienze. Poi c’è da considerare che anche le migliori intenzioni delle amministrazioni locali sono spesso affossate dalla sordida burocrazia, quello “stato nello stato” governato da regole proprie e volutamente complesse, proprio per evitare che vengano alterate. Creare un nuovo comune fondendone molti, in un territorio vasto e complesso da gestire come quello di Valdilana non era così semplice come si credeva. Non basta scegliere un nuovo nome per far si che per magia ogni problema vecchio e nuovo, si risolvano per magia. E a quanto pare l’unico scopo evidente della fusione era quello di ottenere più fondi dallo Stato. Ma per fare cosa esattamente? Per erogare quali migliori servizi per i cittadini? Quali progetti sono stati iniziati e portati avanti nel nome di Valdilana? Onestamente dall’esterno non si vedono cambiamenti (tolti i cartelli stradali che ora mostrano con “orgoglio” il nome del nuovo comune). Unione sulla carta, e siamo rimasti a quella. Ma il territorio è diviso e a quanto pare gestito in modo peggiore rispetto a prima. Se non si torna indietro, le amministrazioni future devono dimostrare di saper fare, in modo concreto, evitando di dare la colpa a chi c’era prima, perchè è una scusa che non ha senso.
Orazio Garbella.
14 Febbraio 2022 at 12:21
Perfettamente d’accordo.,