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Ghemme, le magagne della discarica peseranno sulla tassa rifiuti
I soldi prelevati dai cittadini potrebbero essere restituiti nel caso in cui il Consorzio vincesse l’arbitrato con l’azienda
Aumento di 10 euro sulla tassa dei rifiuti a Ghemme: è la soluzione prospettata dal Consorzio Rifiuti per coprire le spese di gestione della discarica di Ghemme. La proposta è stata presentata alcuni giorni fa nell’ambito dell’assemblea dei sindaci ed ha inevitabilmente sollevato delle proteste. Eppure, la situazione si fa difficile: la fideiussione provinciale, di un milione e 300mila euro circa, coprirà infatti le spese di gestione fino alla fine di quest’anno, ma occorrono altre risorse. «Nessuno sarebbe d’accordo, ma il problema c’è e va gestito – commenta il sindaco di Ghemme Davide Temporelli – si tratterebbe in ogni caso di una richiesta una tantum». Il problema più impellente, illustra il primo cittadino, è quello della rimozione del percolato, operazione che non può essere evitata: «Questi dieci euro andrebbero a coprire temporaneamente l’asportazione del percolato e la gestione ordinaria della discarica fino al momento in cui subentrerà qualcuno».
Il prelievo nei confronti dei cittadini, inoltre, potrebbe essere temporaneo: il Consorzio, infatti, ha in corso un arbitrato con l’azienda che ha gestito la discarica. In caso di esito positivo, il Consorzio potrebbe avere diritto a un risarcimento: «I soldi anticipati dai cittadini potrebbero quindi essere restituiti, magari con dei ribassi sulla tariffa, o comunque con altre forme – sottolinea il sindaco – si tratterebbe quindi di un prelievo temporaneo». Anche la cifra necessaria potrebbe variare: «I dieci euro sono una cifra pensata in via cautelativa, inserita nel documento di previsione – spiega Temporelli – nel frattempo, il Consorzio si sta muovendo per realizzare un progetto di capping e copertura e se riuscisse a farlo al ribasso, potrebbe occorrere meno denaro». Insomma, quella di chiedere soldi ai cittadini non è una via semplice né da prendere con leggerezza. Ma sembra che possa essere l’unica: «I soldi della fideiussione vengono usati praticamente giornalmente per le varie attività di gestione. Ora è stata tagliata l’erba, è stata ripristinata l’energia elettrica ed è stata mandata una persona a custodire l’area. Ci sono progetti per la copertura, ma intanto il tempo corre e i fondi finiscono. Il Consorzio ha la responsabilità della discarica al momento ed essendo un ente dei Comuni, se non ha fondi non può fare altro che rivolgersi al cittadino».
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