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Grignasco ricorda don Franco Brusori

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Aveva 91 anni 

La comunità di Grignasco ricorda don Franco Brusori. Il sacerdote è mancato pochi giorni fa all’età di 91 anni.  Nato a Grignasco l’8 aprile 1926, è stato ordinato prete da monsignor Leone Ossola il 26 giugno 1949. Lo ricorda il nipote Giulio Brusori: «Uomo mite e sereno, don Franco Brusori ha sempre svolto la sua missione con dedizione e umanità. Il suo primo incarico lo vede vicario parrocchiale al Monserrato in Novara, dove vi rimane per quasi un ventennio. Chiamato al Seminario San Carlo di Arona come padre spirituale, lo abbandonerà tre anni più tardi per ricoprire l’incarico di vicario parrocchiale a Sant’Agabio in Novara. Nell’ultimo trentennio la sua attività si concentra maggiormente sul sostegno alle missioni e sull’impegno in favore delle vocazioni sacerdotali all’estero. Ma è soprattutto nelle vesti di instancabile confessore che don Franco Brusori si distingue, dimostrando grande umiltà e capacità di ascolto. La famiglia desidera ringraziare il vescovo, i canonici, il clero diocesano e i fedeli per la funzione sentita e partecipata in occasione dell’ultimo saluto al caro zio Don Franco».

E’ morto alla Casa del Clero nel reparto Rsa 3 della Divina Provvidenza in Novara. Si trovava in questa struttura dal 2011. E’ stato assistito con cura dal personale e dalla nipote Enrica. Le sue condizioni si erano molto aggravate nelle scorse settimane e il Signore lo ha chiamato a sé quasi alla vigilia della festa di san Gaudenzio; nel mese di gennaio, dedicato in diocesi alla preghiera per tutte le vocazioni, in particolare per la vocazione sacerdotale con la celebrazione della giornata del Seminario. Quasi un segno a conferma della sensibilità e dell’attenzione che hanno caratterizzato il ministero di questo sacerdote, soprattutto nei primi anni, in favore delle vocazioni sacerdotali e del Seminario. E la diocesi lo ricorda: «Nel suo lungo ministero lo ricordiamo, soprattutto negli anni del canonicato in Cattedrale, per il prezioso servizio di confessore che lo ha visto presente e disponibile per i moltissimi penitenti che ha sempre accolto con grande disponibilità».

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