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Il caldo estivo ha sciolto anche il ghiacciaio dell’Indren. Le nevicate sono servite a poco

Le nevicate sono servite a poco. Anche Meteo Valle d’Aosta è preoccupato per le vette del Monte Rosa.

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Il caldo estivo ha sciolto anche il ghiacciaio dell’Indren. Le nevicate sono servite a poco. Anche Meteo Valle d’Aosta è preoccupato per le vette del Monte Rosa.

Il caldo estivo ha sciolto anche il ghiacciaio dell’Indren. Le nevicate sono servite a poco

Chi pensava che le insolite nevicate scese sul Monte Rosa nel corso della primavera avrebbero fermato l’arretramento dei ghiacciai è stato troppo ottimista. In realtà, le temperature di luglio e agosto non solo hanno sciolto la neve fresca, ma hanno anche iniziato a liquefare il ghiaccio “vecchio”. Lo ha rilevato il sito Meteo Valle d’Aosta, che sul proprio profilo social ha pubblicato alcune foto scattate a fine agosto al ghiacciaio all’Indren. Si tratta di foto realizzate da Roberto Sinigaglia.

E le considerazioni sulle nevicate invernali e primaverili sono appunto quelle accennate: «Quest’anno con tutta questa neve sarà diverso per i nostri ghiacciai. Ricordate quando molti scrivevano questa frase a giugno, vedendo i ghiacciai coperti da una coltre abbondante di neve? Erano convinti che l’estate 2024 sarebbe stata diversa e ci avrebbe lasciato in eredità ghiacciai in salute. Così non è stato – rilevano gli esperti -: siamo a fine agosto e nelle foto vedete la situazione tragica al ghiacciaio Indren, 3275 metri sul Monte Rosa».

Persa la neve e pure il ghiaccio “vecchio”

Secondo quello che appare dalle immagini «il ghiacciaio non solo ha perso tutta la neve dell’inverno (il più nevoso da oltre 20 anni), ma è cominciata da settimane la fusione del ghiaccio vecchio, e così continuerà, perché abbiamo davanti ancora un mese abbondante di ablazione e i modelli non mostrano cambi di rotta significativi».

Secondo Meteo Valle d’Aosta il motivo è quello solito: «Le temperature permangono su valori sopra la media da settimane ormai, grosso modo da inizio luglio, senza alcuna interruzione. Negli ultimi 45 giorni abbiamo avuto una sola minima negativa a 3500 metri a Plateau Rosa. Mentre le massime hanno toccato anche i 10-12 gradi sopra la media. È proprio questo il problema: in assenza di picchi assoluti record, che sia poco o tanto, i valori rimangono per mesi interi oltre le medie e i nostri poveri ghiacciai si trovano proiettati di colpo in una fascia climatica a cui non appartengono, come un cubetto di ghiaccio al sole. E così potranno scendere anche 50 metri di neve, ma a fine estate il bilancio di massa sarà sempre lo stesso: negativo».

Un quadro che fa il paio con quello presentato di recente dalla Carovana di Ghiacciai di Legambiente, che proprio sul Monte Rosa ha rilevato un significato arretramento di ghiacciai affacciati sulla Valsesia, come il “Piode” e il “Sesia-Vigne”. Mentre sul versante sud il ghiacciaio del “Flua”, che nella sua massima espansione si estendeva per circa 80 ettari, è totalmente scomparso, lasciando il posto a una distesa di rocce e a un nuovo ecosistema che lentamente prende il posto di quello preesistente. Anche in questo caso l’imputato numero uno è il progressivo aumento delle temperature medie.

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