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Mamre dopo aver pensato ai senza tetto, ora aiuta le giovani donne

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Partiti i lavori per la casa della mamma e del bambino

Cambia sede l’appartamento per uomini senza fissa dimora dell’associazione Mamre. Lasciati i locali di via Matteotti a Borgomanero, ha trovato posto all’ultimo piano della canonica di Briga. Quelle stanze, come il resto dell’edificio, sono state ristrutturate una ventina d’anni fa: al momento erano vuote, così il prevosto Giovanni Antoniazzi le ha messe a disposizione di questo progetto di accoglienza che ha potuto diventare realtà anche grazie a un contributo della Fondazione Comunità del Novarese.

La cerimonia d’inaugurazione, alla presenza del sindaco Chiara Barbieri, si terrà domenica 16 ottobre. Alle 11 nella chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista lo stesso don Antoniazzi celebrerà la messa; dopo la comunione, previsto un breve intervento del presidente di Mamre, Mario Metti, e di quello del Consorzio intercomunale per la socioassistenza di Borgomanero Sergio Vercelli. Poi la benedizione della struttura. Al termine, si potrà gustare un rinfresco preparato dai giovani dell’oratorio di Briga.

Intanto venerdì scorso Metti ha partecipato, al santuario del Crocefisso di Boca, al Giubileo delle famiglie che hanno un figlio in cielo. Dopo una processione lungo il porticato dalla Rotonda alla basilica, il vescovo di Novara Franco Giulio Brambilla ha presieduto una funzione eucaristica, e il rettore, Fiorenzo Fornara, ha letto i nomi di 260 giovani morti mentre si stavano affacciando alla vita adulta. Metti ha illustrato le attività di casa “Piccolo Bartolomeo” e i progetti di solidarietà a favore dei migranti e degli uomini senza dimora, e poi ha aggiunto: «Stasera siamo davanti a tanti cuori bagnati da tante lacrime. Come non rimanere colpiti da questo dolore? Io stesso al mattino e alla sera recito sempre una preghiera per affidare i nostri due figli al Signore e alla Madonna. Mi piace una parola ebraica che ho imparato dal direttore spirituale del santuario Mario Airoldi: “rakamin”. Indica l’amore misericordioso, che ci tiene in braccio: l’amore di Dio, quello materno, che c’infonde quella speranza che sa trasformare il dolore nella certezza della risurrezione».

Questi, per Mamre, sono momenti di grande gioia. Il primo motivo è la nomina a cardinale, da parte di papa Francesco, del vescovo emerito della diocesi di Novara Renato Corti. «Siamo davvero felici – parole ancora di Metti – in quanto ci ha sempre sostenuto, e in particolare ha inaugurato le nostre case “Piccolo Bartolomeo” e “Don Luciano Lilla” oltre a donarci un prezioso contributo sul tema della carità per l’ultimo dei libri sulle virtù teologali che abbiamo realizzato in questi anni». La seconda ragione è relativa al fatto che il terreno di via Borgomanero, nella zona nord di Borgomanero, è pronto per accogliere l’inizio dei lavori di costruzione della comunità mamma-bambino “casa Irene”.

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