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Cronaca

Il sindaco di Quarona: «A Valmaggiore un gesto sconcertante»

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Davanti all’abitazione di Bozzo Rolando è stato posato un sacco di iuta pieno di lana e stracci, poi, tramite un combustibile, si è appiccato il fuoco

«Massima solidarietà a Marco Bozzo Rolando e sdegno per quanto successo. Perchè si è trattato di un atto intimidatorio nei confronti di una persona e perchè ancora una volta è stato danneggiato un immobile del Comune e se l’assicurazione non risponderà, i costi di sistemazione della porta saranno a carico di tutti i cittadini». C’è rabbia e sconcerto in municipio a Quarona per quanto successo a Valmaggiore, dove un ignoto (o più di uno) ha appiccato il fuoco davanti alla porta di casa del presidente dell’Anpi.

Un gesto che suona come un avvertimento e che il sindaco Sergio Svizzero condanna nel modo più assoluto: «La fortuna è stata che alcuni residenti si sono accorti di quanto stava succedendo e hanno spostato lontano dall’abitazione il materiale incendiatosi. Altrimenti sarebbe potuto succedere l’imprevedibile, il fuoco poteva propagarsi e interessare anche il bosco poco distante. E’ stato un gesto stupido e pericoloso».

Su quanto accaduto indaga la procura di Vercelli, dopo che i carabinieri hanno raccolto tutte le prove necessarie all’indagine. Sul dolo ovviamente non ci sono dubbi: davanti all’abitazione di Bozzo Rolando è stato posato un sacco di iuta pieno di lana e stracci, poi, tramite un combustibile di cui si è stato sentito l’odore, è stato appiccato il fuoco. Non è la prima volta che Bozzo Rolando viene preso di mira: un altro incendio era stato appiccato al deposito che ha in cortile e in un’occasione qualcuno si era introdotto in casa, ma è stato escluso il furto perchè non era stato portato via niente.

«Da parte nostra c’è la massima preoccupazione – prosegue il primo cittadino -. Questa volta è andata bene, e Bozzo Rolando non era in casa, ma cosa potrebbe succedere se scoppiasse un incendio mentre è dentro? Quello è un immobile vecchio, con le inferriate alle finestre, salvo la porta non ci sono altre vie di fuga. E’ chiaro che si tratta di avvertimento, qualcuno non lo vuole lì. Non sta ovviamente a me fare ipotesi su chi sia il responsabile, posso solo augurarmi che la procura riesca a venire capo delle indagini. Al momento le ha in mano entrambe, quella di quest’ultimo incendio e del precedente, visto che i vigili del fuoco avevano escluso cortocircuiti o autocombustioni. Come amministrazione chiederemo di rimanere aggiornati sugli sviluppi delle indagini».

Non sono molti gli elementi su cui la procura può contare, in quella zona non ci sono nemmeno telecamere. Il Comune aveva inserito nel progetto di videosorveglianza un “occhio elettronico” anche a Valmaggiore, ma a causa di problemi tecnici per ora non è stato possibile installarlo. A causa della posizione della frazione non si riesce infatti a creare un ponte radio in grado di trasmettere le riprese in municipio. Ad ogni modo il progetto prevede che la telecamere venga posizionata lungo la strada di ingresso della frazione e potrebbe non essere comunque d’aiuto. «Per quanto riguarda il danno all’immobile cercheremo di rivalerci sull’assicurazione – conclude il sindaco -, ma trattandosi di un atto vandalico non sappiamo se il danno verrà rimborsato. Senza contare che c’è una franchigia».

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