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Cronaca

Omicidio Matilda, Antonio Cangialosi torna in tribunale

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Dopo dieci anni non c’è ancora un colpevole per la morte della piccola Matilda Borin, morta a 22 mesi per un calcio alla schiena.

Si torna in aula per fare luce sull’omicidio della piccola Matilda Borin, la piccola di 22 mesi che venne uccisa il 2 luglio del 2005 nella villetta di Roasio. Dopo aver scagionato la madre Elena Romani in tutti i gradi di giudizio, ora sotto inchiesta è finito Antonio Cangialosi all’epoca dei fatti compagno della madre e altra unica persona presente nella casa. Sono passati dieci anni e cinque sentenze e non è ancora stata fatta luce sulla morte della bambina. Il prossimo 23 ottobre Antonio Cangialosi dovrà presentarsi davanti al gup del tribunale di Vercelli che dovrà decidere se rinviarlo a giudizio con l’accusa di omicidio preterintenzionale. Nei confronti dell’ex bodyguard già due diversi giudici si erano pronunciati prima con l’archiviazione e poi per il non luogo a procedere, ma dopo il ricorso presentato in Cassazione dai legali della Romani la Suprema Corte ha deciso di rinviare gli atti a Vercelli e riaprire il caso.
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