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Progetti per rilanciare l’agricoltura in montagna

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Incontro organizzato dall’Unione montana del Biellese orientale

La montagna del Biellese riparte dall’agricoltura, primo pilastro dello sviluppo socio-economico delle terre alte. Lo hanno confermato il presidente dell’Unione montana Biellese orientale Carlo Grosso e la vicepresidente Uncem Paola Vercellotti nel corso dell’incontro promosso dai due Enti che si è svolto ieri sera a Casapinta. Vi hanno partecipato Amministratori locali e imprese, rappresentanti di associazioni di categoria e cittadini. Con il presidente Uncem Lido Riba, i funzionari della Regione Mario Perosino, Enrico Raina e l’amministratore di Ipla Igor Boni hanno presentato le opportunità del Programma di sviluppo rurale – con bandi in uscita nel 2017 per 200 milioni di euro – e delle “associazioni fondiarie”, aggregazioni normate in Piemonte che consentono di superare la parcellizzazione dei terreni nelle zone montane e collinari piemontesi, favorendo investimenti, l’avvio di nuove imprese, l’ampliamento delle aziende agricole esistenti.

“L’Unione montana, con le altre biellesi, sta lavorando molto sul Psr e abbiamo già partecipato ai primi bandi aperti – spiega il presidente Grosso – Abbiamo un importante lavoro da fare con gli operatori del territorio. L’Unione montana deve costruire percorsi di sviluppo e l’agricoltura è alla base dell’economia locale”. “Uncem è impegnata in questo periodo nel sostenere i Comuni che avviano associazioni fondiarie – evidenzia Paola Vercellotti – Così possiamo limitare la frammentazione, dare nuovi spazi alle aziende agricole, garantire presidio e tutela del territorio. L’incontro di Casapinta ha offerto un primo inquadramento del tema. Uncem è impegnata su molti tavoli di singoli Comuni che stanno sostenendo la nascita di associazioni fondiarie. Lo faremo anche nel Biellese, aiutando direttamente le Amministrazioni al lavoro su As.fo, programmi europei, bandi del Psr

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