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A Ghemme canone comunale nella bolletta del gas

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Un canone comunale nella bolletta del gas dei ghemmesi? Colpa dell’ex sindaco Alfredo Corazza.

Un canone comunale nella bolletta del gas dei ghemmesi? Colpa dell’ex sindaco Alfredo Corazza. Questo, in sintesi, il contenuto di un volantino affisso nei giorni scorsi nell’atrio di ingresso del municipio.  Molti cittadini prima di Natale si erano ritrovati una sorpresa poco gradita nel conto per il servizio di fornitura  e alcuni di loro erano andati subito in municipio a chiedere spiegazioni. Dopo un po’ di “indagini” e una lettera di richiesta di chiarimenti inviata a Enel Gas, l’arcano è stato svelato e l’amministrazione comunale ha deciso di rendere partecipi i ghemmesi della risposta ricevuta. «Enel è stata autorizzata – si legge nell’avviso – a chiedere maggiori oneri come previsto dalla legge. Questo è possibile in quanto l’amministrazione Corazza ha deliberato nel 2011 (con votazione unanime favorevole) il canone suddiviso in 18mila euro più Iva nel 2010, 20mila euro più Iva nel 2011 e 22mila euro più Iva nel 2012. La delibera è stata poi rinnovata nel 2013, sempre all’unanimità. In quest’ultimo documento l’amministrazione Corazza dice di chiedere a Enel rete gas l’applicazione di un’aliquota pari al 10 per cento del vincolo sui ricavi di distribuzione con decorrenza dall’1 gennaio 2013 e fino a nuovo affidamento».
«Sostanzialmente – si legge ancora nel volantino esposto in municipio – l’amministrazione Corazza ha autorizzato Enel ad istituire un’apposita componente finanziaria denominata “canone comunale”. Ora fa specie che Corazza dopo aver perso clamorosamente le elezioni si faccia paladino “dei poveri ghemmesi tartassati da Temporelli”, facendo finta di non sapere che è stato proprio lui ad autorizzare questa gabella. E’ altrettanto evidente che le mani in tasca ai ghemmesi gliele ha fatte mettere lui, facendo fare il lavoro sporco a Enel, tipico atteggiamento da perfido burocrate della prima repubblica. Il tempo è galantuomo, chissà quante ne scopriremo ancora. Siamo solo all’inizio… purtroppo».

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