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A Prato Sesia crolla un pezzo di muro del castello

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La causa più probabile il gelo delle scorse settimane

Crolla un pezzo del muro del castello di Sopramonte, a Prato Sesia. Si tratta di parte della parete edificata dopo la chiesa, circa tre metri, lungo versante che guarda il paese. Le macerie si trovano alla base della parte rimanente. La prima ipotesi è che il rudere abbia ceduto per via delle intemperie e del gelo. Del resto, i ruderi di questo tipo, essendo estremamente antichi e non facendo più parte di un’effettiva struttura, sono naturalmente destinati a patire maggiormente, rispetto a una normale costruzione, i danni meteorologici.

La zona era già stata soggetta a un intervento in passato: intorno ai primi anni Duemila la Regione aveva concesso un contributo di circa 10mila euro, che il Comune aveva integrato con fondi propri per un totale di circa 17mila euro. Con questa cifra erano stati effettuati alcuni interventi di consolidamento, con la ricostruzione di alcuni piccoli squarci nella muratura, la pulizia dalle piante rampicanti, un sistema di tiranti e degli accorgimenti per limitare l’infiltrazione d’acqua.

«Ora saranno effettuati i sopralluoghi e in base ai risultati si vedrà cosa è possibile fare – osserva il sindaco Luca Manuelli –  – con il nuovo bilancio, vedremo cosa fare anche per questo». Il castello di Sopramonte risale al XII secolo e originariamente contava quattro torrioni. La torre di Sopramonte risulta ancora più antica: la struttura risale infatti all’XI secolo, seppure modificata nell’Ottocento.

«I resti del castello – raccontano dall’ufficio tecnico del Comune – apparivano così già nei documenti risalenti alla fine dell’Ottocento o ai primi anni del Novecento. La parte retrostante appare conservata un po’ meglio, ma si tratta comunque di porzioni murarie, non di stanze o di spazi fruibili. Il discorso è invece diverso per la chiesetta vicina, che conserva ancora tutte le sue caratteristiche». Anche la chiesa, dedicata alla Natività della Vergine, è molto antica, ma probabilmente è stata conservata in modo diverso attraverso i secoli, mentre il castello passò più volte di proprietà e finì per andare in rovina. Oggi è noto talvolta come “castello dei Tornielli”. Fra i proprietari ci fu Bartolomeo Tornielli: nel suo testamento, datato 17 dicembre 1283, lasciò istruzioni per costruire una cappella dedicata alla Madonna che potrebbe coincidere con la vicina chiesa della Vergine

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