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A rischio la battaglia del carnevale

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Gattinara, nel caos l’appalto delle maschere. L’asta è andata deserta

Il carnevale 2017 di Gattinara è già entrato nella storia; metà testamento delle maschere è già scritto e le cavalcate si sprecheranno. Di certo una cosa così non si era mai vista prima. E per fortuna. L’appalto delle maschere che si è svolto giovedì sera al ristorante “Il Vigneto” è finito tra urla e contestazioni. Tanto che qualcuno ha chiamato i carabinieri, anche se poi il clima si è placato. Ma soprattutto è andato deserto l’appalto, con le storiche compagnie interessate a fare la battaglia che si sono rifiutate di partecipare all’asta.

Addirittura c’è anche chi parla di un vero e proprio boicottaggio, dato che neppure per aggiudicarsi le cariche individuali di portabandiera e fiancheggiatori si sono alzate mani per rilanciare sulla base d’asta di 40 euro.
E’ stata aggiudicata a Giacomo Caramellino, invece, la carica di “Direttore dei divertimenti”. L’unica maschera appaltata (una delle due squadre dei Fasulè) è stata restituita subito dopo.

In realtà le polemiche erano già iniziate nei giorni precedenti all’asta della scorsa settimana. Al centro del contendere la decisione del comitato carnevale di modificare il regolamento tecnico della battaglia dell’acqua che, invece di prevedere le solite tubature rigide, da quest’anno ha richiesto manichette flessibili e il cannoncino “libero” e non più fissato su una piantana. Le compagnie, però, ormai sono tutte attrezzate con tubature rigide, già di loro proprietà e collaudate. La modifica al regolamento avrebbe quindi comportato nuove spese. Fatto sta che dopo che le aste per le cariche individuali e per il Babacciu e la Plandrascia sono andate deserte, una compagnia ha rilanciato per una squadra dei Rancieri, proponendosi per la fagiolata. Ma dopo l’aggiudicazione della maschera è iniziato il parapiglia. Urla, insulti, pare anche minacce, perché “gli accordi erano ben altri”: far andare l’appalto deserto. E’ nato il caos ed è stata impossibile ogni mediazione. Qualcuno chiama i carabinieri, che arrivano in sala dopo pochi minuti insieme alla polizia (ma solo perché si trovava in zona di passaggio). Ma gli animi si erano già calmati.

Le riunioni in merito proseguono e non è escluso che si cerchino altre compagnie disposte a fare la battaglia con le nuove regole, oppure che si svolga soltanto la sfilata dei carri allegorici.

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